I carabinieri di Acqui terme hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di aggravamento della misura del divieto di avvicinamento, M.D. 47enne acquese, con l’accusa di atti persecutori aggravati. I fatti hanno avuto inizio negli scorsi mesi quando dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Acqui Terme si era presentata una giovanissima ragazza acquese, di appena 22 anni, terrorizzata. La stessa, dopo aver avuto una relazione con l’uomo, ed avervi posto fine, si era vista letteralmente bersagliata da centinaia e centinaia di messaggi anche minatori da parte dell’ex partner. La ragazza, peraltro, in più circostanze lo aveva anche notato mentre la seguiva e ne controllava i movimenti nelle vicinanze di casa e di altri luoghi da lei frequentati. In un paio di circostanze, alla ricerca perenne di un chiarimento e nel tentativo di poter riavviare il legame sentimentale, l’uomo l’aveva chiamata o si era presentato sotto casa, in modo anche minaccioso, pretendendo di parlarle.
La denuncia ed il contestuale deferimento in stato di libertà dell’uomo avevano portato il GIP di Alessandria ad emettere un provvedimento di divieto di avvicinamento e comunicazione con la parte offesa che l’M.D. ha rispettato solo per poche settimane. La ragazza, infatti, due giorni fa si era nuovamente ripresentata dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Acqui Terme riferendo di aver ricevuto un nuovo sms dall’uomo e, successivamente, di essere stata seguita ed affiancata e quasi fatta fermare dalla macchina da lui condotta. La ragazza, approfittando di un momento di distrazione alla guida dell’uomo, era riuscita a scappare. I Carabinieri informando l’autorità giudiziaria degli sviluppi e delle violazioni alla misura imposta hanno chiesto ed ottenuto un aggravamento della stessa. Per l’M.D., pertanto, sono scattati gli arresti domiciliari.