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I volontari alessandrini di “Verso il Kurdistan” scampati alle bombe

La delegazione alessandrina di ritorno dalla città martire di Cizre, la nuova Kobane.

Cizre, città kurda che sorge sulle rive del fiumeTigri, ai piedi del monte Cudi, al confine con Iraq e Siria, dove, secondo la tradizione è conservata la tomba di Noè, patria di grandi poeti e trovatori che hanno cantato le gesta di “Mem U Zin”, ovvero i Giulietta e Romeo della tradizione kurda, oggi completamente distrutta, dopo i bombardamenti dell’esercito e dei mercenari turchi: 3.000 palazzi rasi al suolo dai bombardamenti e dalle cannonate, quasi 500 civili morti, migliaia di feriti, mesi di coprifuoco, la popolazione  impedita a ricostruire e costretta ad abbandonare le proprie case.

In questa città, la nostra delegazione, che ha vissuto due notti sotto coprifuoco e che ha visto cose orrende, ha consegnato una prima raccolta fondi pari a 10.000 euro, poca cosa rispetto all’enormità dei problemi e delle vittime di questo disastro, ma, si sa, anche dei rivoli in un deserto sono vitali…

Dopo Cizre, la delegazione alessandrina ha raggiunto Van, dove ha consegnato alle bambine le borse di studio del progetto “Berfin”, raccolte dalla solidarietà italiana.

Verranno prodotte foto e documenti che testimoniano la brutalità dell’esercito turco in quelle aree, nel silenzio assoluto dei media e dei burocrati di quest’Europa silente e connivente.

Associazione  Verso il Kurdistan Alessandria



 

 

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