Sono venti i profughi che sono stati collocati in uno stabile di via Galliera ad Ovada dalla cooperativa “Idee Solidali” di Alessandria. La maggior parte sono nigeriani, cinque provengono dall’Asia e uno dal Sudan.
“L’arrivo dei richiedenti asilo ad Ovada è dovuto al fatto che il proprietario della struttura che li ospita ha, precedentemente, dato la disponibilità a farlo ed ha partecipato ad una gara della Prefettura per l’aggiudicazione dell’appalto in questione.” – commenta Angelo Priolo, referente per Ovada di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale – “Una volta che a livello Nazionale risulta la disponibilità di una struttura vengono inviati tramite la Prefettura. Detto questo, se queste sono le leggi del nostro paese, personalmente, non riesco a capire cosa faccia invece il nostro Comune per realizzare quell’integrazione per cui questi ragazzi vengono accolti. Oltre ai traduttori, ai mediatori culturali, agli allenatori atletici etc etc c’è qualcuno che avvicina questi giovani alla consapevolezza che “proponendosi” per aiutare in qualche modo la città che li ospita saranno sicuramente accettati in maniera diversa dalla popolazione? Siamo sicuri che nessuno di questi giovani sarebbe disposto a prestare la propria opera, gratuitamente, magari per ripulire quei giardini dove invece, attualmente vaga senza meta? C’è qualcuno in Comune che abbia voglia e tempo di verificare come si possa, in maniera legale, avviare questi “ospiti” ad una forma di collaborazione con la città? Credo che questa sia una proposta volta ad integrare e non a emarginare nessuno, come invece, a mio parere, accade con l’attuale gestione dei richiedenti protezione internazionale.”
Un addetto dell’associazione ha spiegato che è più che possibile che arrivino altri richiedenti asilo nel prossimo periodo. Quelli già presenti saranno seguiti da un custode e da due mediatori di origine africana che hanno già ottenuto a loro volta lo status di rifugiato.