Lunedì 13 giugno, nella parrocchia orionina di San Pietro in Voghera è stata celebrata solennemente la festa di sant’Antonio di Padova. Durante l’intera giornata numerosi fedeli hanno partecipato alle celebrazioni ed hanno sostato davanti alla statua del Santo per chiedere alcune grazie. Il vescovo dicoesano Mons. Vittorio Viola ha presieduto la solenne concelebrazione delle ore 18. Alle sera la processione, molto partecipata e composta si è conclusa con il tradizionale “panegirico” di don Renzo Vanoi, rettore del Santuario Madonna della Guardia di Tortona.
Con il canto delle Lodi è iniziata la festa in onore di sant’Antonio nella parrocchia orionina di San Pietro in Voghera. Per l’intera giornata i fedeli della città e dintorni si sono recati presso la Chiesa Parrocchiale per rendere omaggio a Sant’Antonio ed invocare la sua protezione e benedizione. Nella mattinata, oltre alla distribuzione del “Pane benedetto”, sono state celebrate le Sante Messe presiedute dai sacerdoti orionini della comunità e da P. Cristoforo, custode del Convento dei Frati della città, i quali hanno incentrato la loro riflessione sull’esempio di S. Antonio “insigne predicatore e patrono dei poveri e dei sofferenti”. Il pomeriggio è festa per “i più piccoli”. Nel cortile dell’oratorio il parroco don Loris Giacomelli ha benedetto i bambini affidandoli alla protezione del Santo; in chiesa, dopo la recita del rosario meditato e il canto solenne dei Vespri, è stata celebrata la Santa Messa presieduta dal nostro vescovo Mons. Vittorio Viola. Alle sera, momento solenne della Festa con la celebrazione della Santa Messa e la processione per le strade della parrocchia presieduta da Don Renzo Vanoi ed animata con canti e preghiere, dal gruppo dei giovani dell’Oratorio. Al termine, don Renzo Vanoi, nella sua riflessione, molto densa di contenuti spirituali e concreti per la nostra quotidianità, ha rimarcato il significato della celebrazione di un Santo patrono ovvero quella di chiedere aiuto e protezione. “Chiediamo a Sant’Antonio che ha portato a tutti il cuore di Cristo, di essere anche noi degli autentici cristiani che testimoniamo con la vita la fede nel Signore”.