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Alessandria, due albanesi nei guai per ricettazione

Aveva subito una rapina una sera dello scorso dicembre, ad Alessandria, in Spalto Borgoglio, nelle vicinanze della stazione ferroviaria; sfortunata protagonista una signora di 60 anni che, mentre era intenta a parlare al cellulare, era stata aggredita da uno sconosciuto e derubata proprio del suo smartphone, un “Samsung S3”. La donna si era recata subito a fare denuncia alla Polfer di Alessandria che, dopo alcuni mesi di indagine, ha ritrovato l’apparecchio, denunciando due persone per ricettazione.

I primi accertamenti si sono focalizzati sull’analisi dei tabulati telefonici relativi al codice imei dell’apparecchio; da subito gli agenti della Polfer hanno verificato che lo smartphone funzionava con una scheda corrispondente ad un nuovo numero di telefono, dal quale erano poi  risaliti all’intestatario. I riscontri incrociati effettuati sul traffico telefonico sviluppatosi nei giorni successivi alla rapina hanno fatto il resto; mano a mano sono stati individuati gli utilizzatori delle differenti schede telefoniche attive e convocati per ricostruire i passaggi dell’apparecchio tra i vari possessori.

Alla fine sono stati identificati due cittadini albanesi, una donna di 38 anni ed un uomo di 22, con precedenti penali, abitanti rispettivamente nell’astigiano e nell’alessandrino.

E’ emerso come la donna, trovata ancora in possesso dello smartphone, avesse acquistato l’apparecchio alla fine di dicembre per 70 euro e non fosse stata tuttavia in grado di farlo funzionare. Per questo, si era poi decisa a consegnarlo ad un amico affinchè lo resettasse. L’apparecchio era poi finito per un certo periodo nelle mani del giovane albanese che lo aveva utilizzato con una scheda intestata ad un’altra persona.

I due sono stati indagati per ricettazione, mentre lo smartphone è stato riconsegnato alla legittima proprietaria.

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