- I Carabinieri della Stazione di Solero hanno denunciato per falsità materiale del privato due cittadini rumeni di 45 e 31 anni, pluripregiudicati e domiciliati in un campo nomadi della periferia di Torino. Il 31enne veniva anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. I due venivano fermati alle 15.30 del 24 maggio a Solero sulla SP 10 alla guida di un’auto con targa bulgara di proprietà di altra persona residente in Bulgaria. La presenza dei due sul posto uomini non veniva giustificata in alcun modo e venivano quindi perquisiti, ma senza esito. Ma dal controllo dei documenti del mezzo che il conducente mostrava ai militari si poteva accertare che questi non erano in regola perché la revisione era in corso di validità secondo quanto riportato, ma in realtà l’ultima revisione era stata effettuata alcuni anni orsono. Infatti, il tagliando e la card di revisione erano palesemente contraffatti sui caratteri di microscrittura e ologramma e quindi sono stati posti sotto sequestro. Ma, mentre i militari stavano redigendo gli atti, il 31enne strappava dalle mani dei militari i documenti che i militari intendevano sequestrare. L’uomo, avvisato delle conseguenze a cui andava incontro se avesse continuato con la sua condotta aggressiva, si convinceva a calmarsi e a consegnare i documenti, permettendo ai militari di terminare gli atti di rito. I due venivano quindi denunciati all’Autorità Giudiziaria per quanto commesso.
- I Carabinieri della Stazione di Castellazzo Bormida hanno denunciato per inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Castellazzo B.da un cittadino italiano di 25 anni, pluripregiudicato, residente nel capoluogo perché dal controllo emergeva che non poteva trovarsi nel capoluogo a seguito di una misura di prevenzione emessa nei suoi confronti e valida per tre anni. L’uomo veniva fermato e controllato, insieme a un altro pregiudicato, il 24 maggio in strada Acqui di Castellazzo B.da e risultava trovarsi in quel comune incurante delle disposizioni impostegli dal Questore. Per lui ovviamente la conseguente denuncia alla Autorità Giudiziaria.