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Leucotea: al Salone del libro la casa editrice nazionale che dà spazio agli autori emergenti

L’editore Matteo Moraglia col tortonese Angelo Bottiroli, che ha presentato la sua opera “Le tre scelte della vita” al Salone del libro di Torino, é stato soltanto uno dei diversi momenti di valorizzazione degli autori emergenti che la casa editrice Leucotea di Sanremo, ha voluto riservare alla kermesse piemontese, la più importante del settore in Italia.

Oltre alla presentazione degli ultimi libri usciti, infatti, l’editore, durante i cinque giorni della rassegna, ha voluto accanto a sé, presso lo stand di Leucotea al Padiglione 1,  alcuni autori che hanno dialogato col il folto pubblico presente all’interno del Salone e interloquito con le persone che si sono avvicinate allo stand per conoscere questa nuova casa editrice che, a pochi anni dalla nascita, ha già pubblicato circa 130 libri di oltre un centinaio di autori sparsi in ogni regione d’Italia. Romanzi soprattutto, ma anche saggi e libri per bambini con offerta libraria per tutti i gusti e l’età.

Venti gli scrittori di Leucotea presenti al Salone torinese che, a vario titolo o hanno presentato il loro libro, oppure si sono fermati coi visitatori di passaggio per spiegare il contenuto delle loro opere, o semplicemente hanno parlato con l’editore delle strategie future che potrebbero essere attuate per cercare di valorizzare maggiormente un settore che malgrado gli oltre 3.500 editori in Italia, non gode certamente dei riscontri di alcuni decenni fa.

Oltre al tortonese Angelo Bottiroli, erano presenti: Giuseppe Spiotta, Manuelita Lupo, Dario Tagliamacco, Michele Diego, Patrizia Petruccione, Mirianna Costa, Claudia Lorenzi, Diandra di Franco, Ilaria Pasqua, Giacomo Festi, Nicola Marrano, Valerio Zoppellaro, Annamaria Ceriolo, Brunella Giovannini, Marina Salucci, Alessandra Cerretti, Paola Caravona e Diego Popoli.

Mattero Moraglia ringrazia tutti:”Voglio fare un ringraziamento – dice – a tutti gli autori Leucotea‬ presenti. E’ stato un salone di “transizione” con tanta (troppa) “sicurezza” e pochi visitatori (126.000 contro i 340mila dell’anno scorso), ma divertente, educativo e interessante comunque.”

 

 

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