Non ce la fa davvero più il sindaco di Tortona Gianluca Bardone a tenere la rabbia e per certi versi il rammarico per non essere stato ascoltato quando lanciava l’allarme sulla sicurezza e sulla necessità di mantenere e potenziare il posto di Polizia Ferroviaria.
Dopo l’episodio di violenza che si è verificato alla stazione di Tortona domenica scorsa, infatti, Bardone, amareggiato per l’accaduto, si rimette, ancora una volta, nelle mani del Prefetto.
La delusione del primo cittadino deriva dal fatto di non aver ricevuto alcuna concreta risposta alle numerose lettere, l’ultima delle quali trasmessa il 4 maggio scorso, nelle quali chiedeva un autorevole intervento atto a garantire un presidio permanente alla Stazione per monitorare l’entrata in Città di soggetti potenzialmente pericolosi.
Dopo aver tentato ogni strada politica percorribile, aver portato personalmente all’attenzione del Ministero dell’Interno le criticità conseguenti alla paventata chiusura del presidio Polfer, aver intrapreso una fitta corrispondenza al riguardo con i rappresentanti del territorio presenti al Governo, aver sollecitato l’attenzione di tutte le massime Autorità di Sicurezza Locali, in tutta coscienza, il Sindaco Gianluca Bardone, che ha ottenuto un importante rinvio della chiusura, si ritiene esautorato da ogni responsabilità per fatti ed episodi criminosi e violenti, che dovessero ancora ripetersi per cause riconducibili, in qualche modo, ad un mancato presidio della Stazione Ferroviaria della Città di Tortona.
“Mi rammarica constatare – dichiara il Sindaco Gianluca Bardone – che, come spesso accade nel nostro Paese, si debba arrivare a episodi di violenza, per ottenere risposte, quelle che da mesi attendo dalle Autorità competenti. L’episodio che si è verificato in pieno giorno, domenica scorsa in stazione, avrebbe potuto coinvolgere più persone, con conseguenze ancora peggiori. Non è più accettabile che non venga garantito un presidio permanente, che potrebbe scoraggiare l’ingresso in Città di soggetti che destabilizzano la sicurezza e determinano degrado sociale. Da tempo si cerca si sopperire alla mancanza di organico della Polfer, che nonostante sia impegnata prevalentemente sui treni, continua a svolgere un servizio lodevole, con interventi di altre Forze dell’Ordine, che inevitabilmente vengono distratte dalla loro attività ordinaria in altri parti del territorio, dove sarebbe ugualmente richiesta. Ritengo giunto il momento che anche la Prefettura, massima garante della sicurezza del territorio, si faccia carico dell’impegno di chiedere, nelle opportuni sedi, che non solo venga scongiurata in maniera definitiva la chiusura della Polfer di Tortona, ma viceversa, che la stessa venga potenziata“