Sei canti della Divina Commedia, probabilmente i più noti. Sei tappe di un pellegrinaggio «nel mezzo del cammin di nostra vita»: Il viaggio (Il primo canto dell’Inferno), La Donna (Francesca, il V), l’Uomo (Ulisse, il XXVI), il Padre (Ugolino, il XXXIII), la Bambina (Piccarda, il III del Paradiso), la Madre (Vergine madre, il XXXIII del Paradiso). È la Commedia Umana di Dante, una strada che si rivela costeggiata da figure “parentali”. Quello che si compone, guarda caso, è il disegno di una famiglia. I canti non vengono spiegati, per quanto, ad essere sinceri, in gran parte siano incomprensibili all’ascolto. Ma sono anche parole incantatorie, quelle della Divina Commedia, parole taumaturgiche, rituali.
Eternamente ripetute come le preghiere. Dalla lettura dei canti scaturiscono storie. Il lato oscuro di Ulisse, l’aspetto meraviglioso e terribile del padre, la santità dei bambini, la lussuria di tutte le donne, la grandezza della madre. Un percorso ricco, sorprendente e, soprattutto, confortante. Come la preghiera. La poesia e l’arte sono una tregua per gli affanni degli uomini. A cantare e raccontare storie è una donna. Perché più spesso sono le donne a pronunciare, senza mediazioni, il desiderio di pace. E perché sicuramente l’anima ha una voce femminile.
BIGLIETTO POSTO UNICO 10 EURO
Lucilla Giagnoni in
VERGINE MADRE
Canti, commenti e racconti di un’anima in cerca di salvezza
Dalla Divina Commedia di Dante Alighieri
Giovedì 12 Maggio
Teatro Comunale
Sala Ferrero
Ore 21.00
INFORMAZIONI: 331 4019616 dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 17
www.teatrostregatti.it