E’ sempre più delicata la questione che riguarda i profughi a Tortona: mentre il vice sindaco Gianluca Silvestri si guarda bene dal rilasciare dichiarazioni ufficiali, abbiamo raccolto negli ambienti vicini alle istituzioni, alcune voci che indicavano in 60 il numero dei profughi che avrebbero potuto essere ospitati nell’immobile delle ex suore cieche.

Si era sempre parlato di una trentina di ospiti, ma il numero, a quanto pare, era riferito solo al pianterreno dell’edificio e non invece a tutto lo stabile. Il primo piano, infatti al momento dell’insediamento della cooperativa era inagibile.

L’ipotesi che lo stabile potesse ospitarne in numero veramente elevato, quindi non era del tutto campata in aria, ma il Comune di Tortona, come ci confermano in municipio, ha effettuato dei controlli dei volumi evitando così ulteriori ed inumani assembramenti in spazi ridotti.

Attualmente sono 32 i profughi che abitano nell’edificio che sembra quasi saturo in fatto di capienza ed al massimo potrà ospitarne ancora tre o quattro non di più.

Il Comune di Tortona sembra pronto ad intensificare i controlli in questo edificio come ha fatto già alla pensione Ada. Controlli grazie ai quali sono stati rispediti al mittente (leggi prefettura) alcuni profughi in esubero rispetto agli spazi.

Più di 35-36 dalle ex suore cieche, a quanto pare non ce ne stanno.