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La Polizia di Alessandria intensifica i controlli contro il trasporto abusivo, già 5 nei guai


Vecchi infissi, tegole, mattonelle, calcinacci, laterizi, ferro, vetro, legno e plastica e materiali pericolosi come lastre di eternit, barattoli di vernici, batterie sono classificati come residui da demolizione e costruzione.

Spesso, anziché essere conferiti in discariche o presso centri di recupero autorizzati, vengono scaricati ed abbandonati da camion nelle campagne, lungo le strade o addirittura nei fiumi e nei torrenti con evidenti rischi di tipo idrogeologico.

L’obbiettivo di chi pone in essere tali condotte è sempre lo stesso: abbattere i costi e le spese di gestione a danno della salute e dell’ambiente.

Questa tipologia di materiale rientra tra i rifiuti speciali che sono sottoposti a regimi di smaltimento e trasporto rigidi per la salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza stradale.

La polizia stradale di Alessandria ha da tempo attuato specifici servizi di controllo e repressione dei comportamenti illeciti nel settore del trasporto dei rifiuti pericolosi e non, arrivando a perseguire, nell’arco di soli tre mesi, 5 trasportatori abusivi: gli ultimi due sono stati fermati rispettivamente sull’A21 con un carico di batterie esauste ed sull’A26 con un carico di residui di demolizioni edili. I mezzi sono stati sequestrati ed i conducenti segnalati all’A. G.

Poche settimane prima, nel casalese, seguendo le tracce di reiterati trasporti abusivi di scarti di lavori edili, è stata scoperta una vera e propria discarica abusiva gestita dal proprietario di un laghetto artificiale che aveva ben pensato di utilizzare i rifiuti per colmare l’invaso e poterlo così trasformare in terreno utilizzabile: tutta l’area è stata sequestrata ed il proprietario denunciato all’A.G. con interessamento dell’ARPA.

L’ulteriore settore in cui la polstrada rivolge la propria attenzione è quello delle officine motoristiche ove ovviamente vengono prodotti molti rifiuti quali olii, batterie, ferro che spesso vengono impropriamente gestiti e smaltiti al fine di risparmiare sui costi derivanti dalle regole imposte dalla legge.

Solo nel 2016 sono state elevate 10 sanzioni a titolari di carrozzerie ed officine per l’irregolare gestione dei rifiuti prodotti.

 

 

 

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