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Per gli industriali migliora l’economia alessandrina

Si confermano, per il trimestre di primavera, le aspettative di miglioramento dell’economia già annunciate da almeno un anno. Le attese dell’industria alessandrina si esprimono in un quadro complessivamente costante, anche se ancora a fronte dei rapidi cambiamenti dello scenario socio-economico internazionale. Gli indicatori previsionali rilevati tra le imprese manifatturiere locali evidenziano tutti dati positivi in particolare per produzione, occupazione, ordini totali ed export, per la propensione ad investire e l’utilizzo degli impianti.

Lo attestano i risultati della 166a Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria, che registra le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre aprile-giugno 2016.

Le aspettative positive degli imprenditori sono rafforzate anche dalla crescita del   numero di intervistati che ha lavoro per più di un mese.

In sintesi, l’indice di previsione dell’occupazione è a +8, permane positivo quello della produzione a +8, e anche l’indicatore degli ordini totali a +10, e quello degli ordini export, in crescita a +20. E’ invece negativa la previsione della reddività a –7.

La previsione di ricorso alla cassa integrazione resta marginale e scende, come segnalato dal 6% degli imprenditori del campione, così come sono sempre in netta maggioranza gli intervistati (l’80%) che prevedono invariata l’occupazione. Il grado di utilizzo degli impianti sale al 76% della capacità, e la propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali, è elevata ed è dichiarata dal 77% degli intervistati. E’ sostanzialmente stabile il ritardo negli incassi che è segnalato dal 40% degli imprenditori, mentre l’82% ha lavoro per più di un mese, e il dato è in crescita.

I settori produttivi più rappresentativi mostrano andamenti nel complesso positivi, in particolare per il metalmeccanico, la chimica e per la gomma-plastica, e anche per il comparto alimentare, quest’ultimo legato come di consueto alla stagionalità.

La rilevazione riferita al settore dei servizi alle imprese   mostra invece attese meno favorevoli, con previsione di occupazione a –6, il livello di attività a –7 e i nuovi ordini a –14 e resta negativo il dato per la redditività. Permane però alto l’utilizzo delle risorse così come il portafoglio degli ordini acquisiti.

 

I risultati dell’Indagine Congiunturale, elaborata dall’Ufficio Studi di Confindustria Alessandria, alla quale hanno collaborato circa novanta aziende associate tra le manifatturiere e quelle dei servizi alla produzione, sono stati presentati il 14 aprile ad Alessandria dal Presidente di Confindustria Alessandria, Luigi Buzzi, e dal Direttore, Fabrizio Riva.

 

“L’esito delle rilevazioni della nostra indagine – commenta Luigi Buzzi, Presidente di Confindustria Alessandria – è complessivamente costante rispetto ai precedenti trimestri, con qualche lieve scostamento nei dati quantitativi, ma non nel “sentimento”. Questo non vuol dire che, da un anno a questa parte, le condizioni di scenario in cui i nostri imprenditori operano siano immutate. Anzi, la rapidità del succedersi dei fenomeni, sociali ed economici, è tale che chi formula le previsioni a livello nazionale, il Centro Studi Confindustria in primis, addirittura rivede le proprie stime mensilmente. E’ uno scenario, insomma, nel quale gli imprenditori operano avendo contemporaneamente a che fare con costanza e cambiamento.

Se vogliamo interpretare in modo positivo questa attuale congiuntura, possiamo sempre ricordarci che la costanza è una virtù, e che il cambiamento è una opportunità da saper cogliere”.

 

Il Direttore di Confindustria Alessandria, Fabrizio Riva, aggiunge: “Seppure a fronte delle criticità di natura geopolitica ed economica che ancora caratterizzano il panorama internazionale, i risultati della nostra rilevazione sono incoraggianti. La capacità di reazione delle nostre imprese si dimostra positiva, il clima di fiducia permane favorevole, e le aspettative che emergono dalla nostra indagine trovano conferma anche a livello regionale, come attestano le previsioni registrate dall’ultima analisi di Confindustria Piemonte”.

 

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