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Controlli a tappeto dei Carabinieri di Acqui Terme con oltre 50 militari impiegati

Nell’ambito del potenziamento dei servizi sul territorio disposti dalla Compagnia di Acqui Terme, i militari hanno posto sul campo un dispositivo a cosiddetto “alto impatto”, mediante l’impiego di oltre 50 militari e 15 autovetture (provenienti dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia nonché dalle 10 stazioni dipendenti) che hanno pattugliato tutto il territorio di competenza con particolare attenzione alle zone recentemente colpite da eventi predatori in abitazione e in esercizi commerciali.

I risultati di questo servizio coordinato hanno condotto all’identificazione di oltre 100 persone e circa 50 autoveicoli, all’arresto di una persona ed al deferimento in stato di libertà di altre 19 per reati vari.

L’arrestato, P.F. 39enne acquese, è stato fermato perché a suo carico pendeva un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Alessandria proprio con l’accusa di furto aggravato. A seguito delle formalità di rito è stato tradotto presso il Carcere di Alessandria.

Tra i denunciati 10 sono per reati riguardanti l’immigrazione: si tratta di cittadini extracomunitari che, fermati, sono stati ravvisati quali irregolari sul territorio nazionale, privi dei documenti di identificazione o, addirittura, già sottoposti ad espulsione cui non avevano ottemperato.

I controlli su strada hanno condotto anche al ritiro di tre patenti di guida ed al deferimento in stato di libertà di due persone per guida in stato di ebbrezza: il loro tasso alcolemico era superiore a quello previsto dalla legge: addirittura in un caso si sono raggiunti i 2,20 g/l quando il limite di legge è 0,50 g/l.

Sempre a seguito di controlli stradali e di perquisizioni delle autovetture ritenute sospette, sono stati denunciate tre persone. Nel primo caso ad un uomo del savonese sono stati trovati nell’autovettura attrezzi per lo scasso e l’effrazione, posti sotto sequestro, che hanno fatto scattare il deferimento per possesso ingiustificato di strumenti atti all’effrazione. Nel secondo caso una donna rumena proveniente dal campo nomadi di Genova, e sottoposta al divieto di ritorno dal Comune di Acqui Terme per i suoi numerosi precedenti penali, è stata invece trovata mentre girava per le vie della città della bollente. È stata pertanto fermata e deferita in stato di libertà per la violazione del divieto di ritorno. Ad Ovada, invece, un extracomunitario illegale sul territorio nazionale è stato trovato con indosso un coltello a serramanico, posto sotto sequestro, che ha fatto scattare il deferimento in stato di libertà per porto abusivo d’arma bianca.

Infine tre persone, un marocchino, un egiziano ed un italiano, sono stati deferiti in stato di libertà per falsità ideologica in atto pubblico. Il marocchino, fermato da una pattuglia per un normale controllo risultava privo di permesso di soggiorno che, dalla documentazione da lui presentata, risultava in corso di rinnovo. Tale documentazione, peraltro, conteneva anche delle dichiarazioni, firmate dall’egiziano e dall’italiano, sull’attività lavorativa dell’uomo. Gli accertamenti esperiti dai Carabinieri, cui quella documentazione appariva quantomeno sospetta, ne hanno evidenziato la falsità facendo scattare per tutti e tre il deferimento in stato di libertà.

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