La notizia arriva dal Presidio permanente di Castelnuovo Scrivia, la struttura che sta lavorando per portate alla luce l’illegalità e riguarda un blitz dell’Ispettorato del Lavoro e dei Carabinieri effettuato nei giorni scorsi ancora in Bassa Valle Scrivia.
A finire nel mirino dei controlli una cooperativa che occupa una quarantina di braccianti marocchini. Questi braccianti, a quanto pare, venivano impiegati dai titolari delle aziende agricole che ne facevano richiesta, nelle campagne dell’alessandrino e del pavese. L’ingaggio era “a chiamata”.
“Mercoledì 20 aprile – recita un comunicato stampa del presidio di Castelnuovo – sono stati convocati nelle caserme dei carabinieri insieme al referente della cooperativa, anche i lavoratori, tutti in “nero” e senza permesso di soggiorno, trovati a lavorare mentre stavano piantando pomodori in due cascine, a Gerbidi e a Piovera. Il risultato è che oggi, i ragazzi immigrati sono senza lavoro, senza quella misera paga da supersfruttati che percepivano (quando la percepivano) e con il rischio concreto di essere rispediti in Marocco, mentre chi li dirigeva e i gestori delle aziende se la cavano con il fermo dell’attività per breve tempo, una multa che qualcuno di loro paga, qualcun altro no, mentre qualcuno si dichiara pure nullatenente.”