Sono le 14,30 di giovedì 17 marzo sull’autostrada Milano – Genova, e un camionista italiano si trova alla guida di un grosso Tir che trasporta ben 22 mila litri di idrogeno compresso, sostanza esplosiva molto pericolosa.
L’uomo sta percorrendo l’A/7 in prossimità dello svincolo sull’A/26, quando a poche decine di metri dall’Abbazia di Rivalta Scrivia accusa un malore. L’uomo fa fatica a tenere il camion che sbanda vistosamente sull’asfalto, ma con uno sforzo sovrumano riesce ad accostare il Tir sulla corsia di emergenza, non prima però di aver danneggiati il guard rail e parte della fiancata del camion. Il Tir si ferma, per fortuna senza rovesciarsi col rischio di un tamponamento che avrebbe potuto provocare una notevole esplosione.
L’uomo sta male ma riesce a dare l’allarme. Sul posto arrivano i Vigili del Fuoco di Tortona, e la Polizia stradale di Milano Ovest, oltre naturalmente all’elicottero del 118. L’autostrada viene chiusa per oltre un’ora perché i Vigili del fuoco devono mettere in sicurezza il camion dopo averlo portato in una vicina piazzola di sosta ed aver controllato che non vi fossero perdite di idrogeno.
L’elicottero del 118 intanto trasporta il camionista all’ospedale di Alessandria dove viene ricoverato e sottoposto ad accurati esami clinici nonché giudicato guaribile in circa un mese.
L’autostrada alla fine viene riaperta, e tutto finisce bene, ma se non si sono verificate esplosioni bisogna dire grazie al camionista che oltre ad aver salvato la su vita ha evitato un disastro che avrebbe potuto causare una deflagrazione inimmaginabile.