Per l’amministrazione pubblica alessandrina non esiste la parola “conservare”.
Esiste un problema strutturale in un edificio pubblico? Allora è arrivato il momento di demolire! Spariscono gli antichi ponti, i manufatti storici della città come la ciminiera Borsalino e tanti altri… figuriamoci il ricovero della guardia di una caserma.
Abbiamo capito e verificato nei fatti che l’attuale amministrazione comunale (come del resto le precedenti e in generale gli uffici tecnici del Comune) vede il vasto patrimonio militare di Alessandria come parcheggio, magazzino o altro uso improprio, lasciando cadere a pezzi le strutture senza neppure immaginare come rivalutarle, quando nel resto del mondo le strutture pubbliche dismesse vengono riutilizzate per iniziative sociali rispettose dei luoghi storici.
Riguardo alla garitta sparita alla caserma Valfrè, in qualità di consigliere comunale chiederò ufficialmente alla Giunta con interrogazione scritta chi ha deciso la demolizione, se l’ente proprietario è stato interpellato e se ha dato autorizzazione, seguendo la corretta procedura. E’ immorale che non ci sia mai la volontà di aggiustare, restaurare… ma solo quella di far sparire il problema, fregandosene della memoria e del rispetto nei confronti delle testimonianze storiche alessandrine.
Se i cittadini non si attivano a difesa del loro patrimonio storico culturale, il degrado sarà totale, non solo nelle strutture ma anche nel tessuto sociale incapace di tutelare i beni pubblici.
Maurizio Sciaudone Consigliere Comunale di Alessandria