Lunedì 14 marzo 2016, alle 21.00, presso la Biblioteca Comunale “Roberto Allegri” di Serravalle Scrivia, riprenderà una ricchissima stagione primaverile dedicata alla lettura della “Divina Commedia” di Dante. Un ciclo di sette incontri che si concluderà a giugno per la pausa estiva e che proseguirà l’ambizioso progetto, inaugurato alcuni anni fa da Benito Ciarlo, di una lettura integrale dell’intera Commedia presso la Biblioteca di Serravalle.
Ad accompagnare Ciarlo nell’esposizione dei canti ci sarà, come sempre, il giovane studioso di Dante Andrea Chaves, distintosi già a livello nazionale per la sua conoscenza della Divina Commedia e per il suo impegno a favore di un nuovo approccio all’opera del padre della lingua italiana.
“Credo che recitare la Divina Commedia– ha detto Andrea Chaves- sia qualcosa di importante non solo per me ma anche per chi la ascolta, per rinnovare il proposito di Dante di portare la sua poesia a tutti gli uomini”.
Nel primo incontro di lunedì 14 marzo si affronterà la lettura e l’analisi del canto XXVIII dell’Inferno.
Il canto si svolge nella nona bolgia dell’ottavo cerchio, ove sono puniti i seminatori di discordie; siamo al pomeriggio del 9 aprile 1300 (Sabato Santo).
La nona bolgia appare ai due pellegrini come un immenso carnaio: nessun discorso umano potrebbe suggerire un’idea della sterminata moltitudine di feriti e mutilati che si affollano in essa.
I dannati fanno il giro della bolgia, in eterno. Le loro piaghe, che via via si rimarginano, vengono nuovamente aperte, ad ogni nuovo giro, da un diavolo armato di spada.
Davanti agli occhi dei due poeti passano dapprima Maometto, il fondatore della religione islamica, ed Alì, uno dei suoi primi seguaci. Il primo ha il corpo squarciato, il secondo la testa spaccata in due.
In tal modo essi scontano, insieme agli altri peccatori della bolgia, la loro colpa: quella di aver introdotto la discordia nel mondo.