Alla multisala Megaplex Stardust di Tortona, grazie al Circolo del Cinema, fino a mercoledì 30 marzo è possibile vedere “Race – Il colore della vittoria” a prezzo ridotto.
Il prezzo del biglietto sarà di Euro 3,5 per gli iscritti al Circolo del Cinema (5 Euro proiezioni in 3D) normale per gli altri spettatori.
Le serate presso il Megaplex Stardust di Tortona sono organizzate in collaborazione con CNC (Centro Nazionale Cortometraggio).
Prima delle proiezioni sarà possibile rinnovare la tessera del Circolo del Cinema per la stagione 2014-2015 o iscriversi all’Associazione.
Race – Il colore della vittoria
REGIA: Stephen Hopkins. SCENEGGIATURA: Joe Shrapnel, Anna Waterhouse.FOTOGRAFIA: Peter Levy. MONTAGGIO: John Smith. MUSICHE: Rachel Portman.
ATTORI: Stephan James, Jeremy Irons, Amanda Crew, Carice van Houten, Jason Sudeikis, William Hurt, Tony Curran, Giacomo Gianniotti, Tim McInnerny. PRODUZIONE: Forecast Pictures, JoBro Productions & Film Finance, Solofilms. DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures. PAESE: Francia, Germania, Canada, 2016. Durata: 134 m. GENERE: Biografico , Drammatico
A 35 anni dalla sua morte, “Race – il colore della vittoria” racconta la storia dell’atleta vincitore di quattro medaglie d’oro alle Olimpiadi di Berlino del 1936 attraverso la voce di sua figlia Marlene, promettendo di smentire alcune falsità sulla vita del campione come, ad esempio, di quando il Führer non volle stringergli la mano. Ambientato tra Berlino e Montreal, “Race” rivela al mondo la versione del suo protagonista, non ascoltato in vita, su come a evitarlo non fu il cancelliere tedesco quanto l’allora presidente americano Franklin Delano Roosevelt, che non lo ricevette mai alla Casa Bianca, timoroso della reazione che avrebbero avuto gli Stati del Sud in piena campagna elettorale. Nato e cresciuto nell’America della grande depressione, permeata dal razzismo e dall’immobilismo sociale, Owens divenne leggenda nel 1936, quando, nello stadio Olimpico di Berlino vinse i 100 metri, il 3 agosto, il salto in lungo, il giorno dopo, ancora il 5 i 200 metri e, il 9 agosto, la staffetta 4×100. Quattro medaglie d’oro che azzerarono la fama del beniamino di Adolf Hitler, l’atleta tedesco Luz Long, e che sconvolsero l’opinione pubblica, annebbiata dal mito della supremazia della razza ariana.