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Lettera aperta alla Città di Alessandria

Manca un anno alle elezioni amministrative e a quanto pare sono già iniziate le manovre di avvicinamento alla campagna elettorale che penso sarà molto impegnativa e sicuramente decisiva per il futuro della città e dei suoi cittadini.

E dopo quanto visto in questi anni, dove il mio impegno dal 2012 è quello di semplice spettatore attento, vorrei cercare di delineare, attraverso questa lettera aperta, quelle che potrebbero essere per me le ragioni di una scesa in campo impegnativa ed entusiasmante allo stesso tempo.

Quella di mettermi a disposizione per contribuire ad amministrare Alessandria.

Voglio dare voce a tutti quegli elettori che non potrebbero mai aderire al progetto politico del centrodestra e che non condividono le scelte dei quadri dirigenti del centrosinistra istituzionale e nazionale.

Intendo mettermi a disposizione per cercare di ricostruire tutti insieme una città del cambiamento, più umana, più solidale, nella quale i valori vadano insieme ai fatti.

La città che voglio è una città in cui le persone siano messe al centro dell’azione del Comune. Voglio passare dall’idea nefasta di città del nulla, all’obiettivo positivo di città delle persone, una città accogliente e inclusiva, in cui la soddisfazione dei bisogni e dei desideri dei cittadini siano il pensiero-guida di chi la governa.

Una città dove la solidarietà sia pratica quotidiana, dove non si governi con opuscoli patinati e slogan, ma in cui si operino scelte sostanziali per salvaguardare l’ambiente, la scuola e i servizi per i cittadini.

Una città dove si aprano alla collettività gli spazi pubblici, accessibili a tutti e non si svendano, a prezzi di favore, gli spazi pubblici ai privati.

Una città dove si salvaguardino il centro storico e i quartieri attraverso la valorizzazione dei servizi e gli spazi di socialità e dove il piccolo commercio sia tutelato e incentivato, anziché soffocato fra mercatini e mega centri commerciali.

Una città in cui non si spendano centinaia di migliaia di euro in finte e inutili misure di pseudo-sicurezza.

Una città dove si incentivino l’uso della bicicletta e dei mezzi pubblici, migliorando la rete delle piste ciclabili e introducendo riduzioni delle tariffe degli autobus per giovani e anziani.

Una città dove l’acqua torni ad essere un bene pubblico. Una città in cui la salute delle persone sia considerato un bene primario da tutelare, e in cui si attuino immediatamente tutte le azioni possibili per fermare e ridurre l’inquinamento atmosferico e procedendo ad attuare una precisa ed articolata strategia rifiuti zero.

Una città che onori la sua memoria e dove si cambino radicalmente le politiche culturali del Comune, per valorizzare il patrimonio di teatri, musica, musei, biblioteche, università, arte che Alessandria possiede, e farlo vivere e fruire dalla città.

Voglio contribuire affinché lo sport sia e diventi un valore aggiunto per Alessandria attraverso una politica fatta di investimenti reali e non da semplici slogan ad effetto..

Una città dove, attraverso il pieno accesso alle carte, si possa finalmente documentare se il debito creato dal sistema delle società partecipate sia stato contratto in contrasto col preminente interesse pubblico, e in caso fosse dimostrato, si valuti quale parte di esso debba essere onorata e quale respinta come irricevibile.

 

La scelta di candidarmi alle prossime elezioni amministrative e mettermi a disposizione della mia città non è stata certamente una scelta semplice ed arriva dopo mesi di lavoro incessante e di riflessione con molte persone a me care.

Lavoro incessante, perché è stato indispensabile e necessario spendere tutte le possibili energie per studiare, analizzare e approfondire il quadro politico, economico e finanziario determinatosi in città in seguito alle ultime due amministrazioni, approfittando delle competenze e delle analisi di tutti coloro che da anni si sono impegnati nella difesa dei diritti e dei beni comuni e che hanno voluto offrire il loro contributo, fornendo documenti, riflessioni e studi.

Sulla base di questi contributi si dovrà cercare di elaborare un progetto politico dove ci si dovrà assumere la responsabilità di affiancare alla protesta una proposta coraggiosa, alternativa e credibile per il governo della città.

Non è più possibile concedere deleghe o cedere alla rassegnazione, credo sia il momento della consapevolezza e dell’impegno.

 

Riflessione, perché sono stato fin dall’inizio ben cosciente che sia necessario e doveroso cercare la convergenza di tutte le forze che ha Alessandria, attraverso la creazione di un vero laboratorio politico in grado di elaborare una piattaforma programmatica per la città, promuovendo un netto cambiamento di rotta e a far seguire ai principi, purtroppo ridotti a vuoti slogan lanciati più per dovere che per convinzione dalla classe “politica di professione”, delle scelte concrete, senza imbrogli e ambiguità.

 

La   disponibilità al dialogo e al confronto da parte mia è assoluta, anche perché non ho mai inteso l’azione politica come protagonismo personalistico, ma al contrario un modo dove Alessandria possa trovare un’ampia e unitaria alternativa ad un cambiamento che manca in questa città.

 


Vincenzo COSTANTINO costavin@yahoo.it

 

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