Numerosi i controlli effettuati nella notte tra sabato 12 e domenica 13 marzo per prevenire e reprimere le condotte di chi si pone alla guida in stato di ebbrezza e i reati predatori, con due persone sorprese dai militari dell’Aliquota Radiomobile e della Stazione di Solero a guidare in stato di ebbrezza e altre due trovate in possesso di oggetti atti ad offendere. I militari della Radiomobile hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza un cittadino colombiano di 32 anni, residente in città e pregiudicato, fermato alle 03.30 circa del 13 marzo in Lungo Tanaro San Martino alla guida di un’auto di sua proprietà visto che guidava alternando improvvise accelerazioni e frenate.
Appena i militari parlavano con il conducente per identificarlo capivano che aveva alzato il gomito e il successivo test dell’etilometro evidenziava un valore di oltre 1,40 g/l, motivo per il quale veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria e la patente di guida veniva immediatamente ritirata, mentre la sua auto veniva affidata a persona in grado di guidare. I militari della Stazione di Solero hanno invece denunciato per guida in stato di ebbrezza un cittadino italiano di 51 anni, residente ad Alessandria e pluripregiudicato.
L’uomo veniva fermato alle 00.15 del 13 marzo sulla SP 10 in frazione Astuti alla guida di un’auto di proprietà di terza persona e, visto che la sua condotta di guida non era lineare e dall’abitacolo proveniva un forte odore di alcol, veniva sottoposto al test dell’etilometro che evidenziava un valore di oltre 1,70 g/l, motivo per il quale veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria e la patente di guida veniva immediatamente ritirata, mentre l’auto veniva affidata a persona in grado di guidare. Sempre i Carabinieri della Stazione di Solero hanno denunciato per porto di oggetti atti ad offendere due cittadini albanesi di 34 e 25 anni, senza fissa dimora e pluripregiudicati. I militari, alle 22.30 circa del 12 marzo, nei pressi del casello di Alessandria Ovest, fermavano un’auto con due occupanti che non erano del posto. Visto che non giustificavano la loro presenza in quel luogo con un motivo plausibile, venivano sottoposti a perquisizione personale estesa anche al veicolo dove, sotto un sedile, venivano rinvenuto un grosso cacciavite di cui i due non sapeva giustificare il possesso e che veniva sequestrato. Nel momento dell’identificazione, alla richiesta di esibire il permesso di soggiorno, ne erano entrambi sprovvisti. A quel punto, trovandosi sul territorio nazionale in maniera irregolare, venivano accompagnati in caserma dove venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria per il loro stato di clandestinità e per il possesso di oggetti atti ad offendere e veniva avviata nei loro confronti la procedura di espulsione dal territorio nazionale.