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Il Comune di Tortona cerca di far lavorare i profughi

Grazie alla collaborazione tra operatori dell’accoglienza dei migranti nel tortonese, nasce una nuova Associazione di Promozione Sociale con lo scopo di introdurre richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale ai lavori di pubblica utilità: Macramè è la prima APS con questo scopo sul territorio. A fare da catalizzatore tra le associazioni è stato il Comune di Tortona. Se ne é discusso ieri durante un incontro in municipio

In seguito a una serie di incontri nei tavoli di lavoro del Progetto Macramè, promosso dall’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Tortona, è nata l’Associazione di Promozione Sociale “Macramè”; l’obiettivo principale è coinvolgere, come soci volontari, tutti quei richiedenti asilo presenti nelle strutture di accoglienza del territorio, che abbiano la volontà di dedicare alcune ore a lavori di pubblica utilità, a vantaggio di progetti realizzati dalle Amministrazioni Comunali e da altre Associazioni di Volontariato del Territorio.

Fondatori dell’Associazione sono operatori e responsabili degli Enti Gestori privati di accoglienze per richiedenti asilo situate nel territorio tortonese.

La proposta di partecipare ai lavori sarà preceduta da una adeguata formazione di base e sarà rivolta unicamente a quei richiedenti asilo che abbiano già acquisito una sufficiente conoscenza della lingua italiana.

Se da più parti ormai in Italia viene chiesto che possano essere impegnati i richiedenti asilo in opere di utilità sociale, va comunque considerato che in un Paese come il nostro le normative riguardanti il volontariato e il lavoro sono fortunatamente stringenti e richiedenti grandi tutele e garanzie per gli addetti. In tale ottica l’APS Macramè si pone inoltre come obiettivo quello di favorire la formazione al lavoro e il pieno inserimento sociale di tutte le persone accolte, aventi diritto allo status di rifugiato. Gli stessi Enti Gestori si sono già impegnati a partecipare all’APS come persone giuridiche, con l’obiettivo di garantirne l’equilibrio di gestione e lo sviluppo. Non è esclusa, anzi sarà cercata, la partecipazione di altre Associazioni ed Enti privati.

Inoltre chi gestisce accoglienze di richiedenti asilo ha spesso la necessità di impegnare una parte della giornata di alcuni ospiti per fare in modo che, anche il tempo libero, sia un’occasione di formazione e promozione, senza incorrere nel rischio di trasformare impieghi di pubblica utilità in forme di sostituzione del lavoro retribuito.

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