I Carabinieri della Stazione Alessandria Principale hanno finalmente identificato e fermato le scorribande del rapinatore solitario che agiva nel quartiere Pista dove minacciava le vittime che di volta in volta sceglieva e le derubava di cifre di denaro comunque ridotte, 20 euro al massimo forse nella convinzione che le vittime per una cifra così piccola non avrebbero presentato denuncia. Sembrava imprendibile perché spariva dopo ogni colpo, ma le indagini subito attivate hanno permesso di fermarlo rapidamente. Per tale motivo è stato denunciato un cittadino italiano, ma di origini straniere, di 19 anni, pregiudicato per reati specifici e attualmente sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Alessandria, all’obbligo di permanenza notturna in casa e all’obbligo di firma giornaliera, che fino ad ora è stato individuato come l’autore di quattro rapine a passanti.
Nel quartiere Pista c’era stata nei giorni scorsi un’escalation di rapine per strada, ben tre nel tardo pomeriggio di sabato 5 marzo di cui una tentata e due consumate in via Wagner, Piazza Mentana e Corso Romita, da parte di un giovane che aveva chiesto e ottenuto dalle vittime 20 euro. Nel primo pomeriggio di domenica il rapinatore aveva tentato di avvicinare un uomo, ma prima che potesse mettere a segno al sua azione la vittima scappava dentro un negozio richiedendo l’intervento dei carabinieri. Nel tardo pomeriggio di lunedì un uomo che aveva portato fuori il suo cane veniva avvicinato in corso IV Novembre dal rapinatore che lo aveva minacciato per farsi consegnare i soldi altrimenti gli avrebbe spaccato la faccia, dicendo che tanto era appena uscito di galera e non aveva niente da perdere. La vittima diceva di avere i soldi a casa e il rapinatore lo accompagnava fino al pianerottolo dell’abitazione. Qui la vittima approfittava di un momento di distrazione del giovane per chiuderlo fuori casa e chiamare le forze dell’ordine.
Martedì 8 marzo sono stati due i casi di rapina, il primo intorno alle 11.20 in via XX Settembre quando un uomo veniva avvicinato e costretto con le minacce a consegnare 20 euro, mentre alle 14.00 un uomo è stato avvicinato in via Galilei e quando quest’ultimo, alla richiesta dei soliti 20 euro gli diceva di non averne e che avrebbe telefonato ai carabinieri, il giovane gli strappava il telefono di mano gettandolo a terra e rompendolo, scappando di corsa. Per il susseguirsi di tali eventi, la Compagnia dei Carabinieri di Alessandria organizzava una serie di servizi mirati nel quartiere Pista sia in uniforme sia in borghese, anche con uomini a piedi che potevano essere scambiati dal rapinatore come potenziali vittime. Ma lo sforzo non si fermava al solo piano preventivo ma andava avanti anche su quello investigativo partendo da ogni dato utile, ovvero la descrizione di un giovane sui 20 anni, alto 1 metro e 65, con cappellino di lana blu, appena uscito di galera, probabilmente residente nel quartiere Pista visto che si dileguava velocemente, e l’attenzione si soffermava proprio sul 19enne ben noto alle cronache per numerose rapine, il quale corrispondeva perfettamente all’autore dei fatti anche perché residente proprio in quel quartiere. La svolta quando una delle vittime incrociava il rapinatore nella caserma di piazza Vittorio Veneto proprio nel momento in cui quest’ultimo era in attesa di firmare per la misura cautelare che aveva già a suo carico e un rapinato era stato chiamato per un’individuazione fotografica tramite un fascicolo fotografico che comprendeva ovviamente anche la foto del 19enne che era il primo sospettato per tali fatti. Un rapido incrocio di occhiate tra vittima e rapinatore e il 19enne veniva accompagnato direttamente negli uffici della Stazione Alessandria Principale accusato di quella rapina e dove, poco più tardi, altre tre vittime, visionando un fascicolo fotografico, lo hanno riconosciuto senza nessun dubbio come il loro aggressore. Lasciava quindi la caserma con una denuncia in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per le quattro rapine per le quali era stato individuato come l’autore. Questo almeno fino ad ora, perché altre vittime di fatti analoghi potranno presentarsi presso la Stazione Alessandria Principale per visionare i fascicoli fotografici.