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Terzo furto (e sversamento di idrocarburi) all’oledotto. Bardone fa causa all’Eni?

Il furto (o effrazione come la chiamano in tanti) stavolta é stato effettuato a breve distanza dalla statale per Voghera, in prossimità di Via Bertarino con sversamento nel terreno circostante di nuove quantità di idrocarburi, quante non si sa ancora. E’ accaduto nella giornata di domenica ai danni dell’oleodotto interrato Sannazzaro-Genova Fegino

Il Comune di Tortona, preso atto di questa nuovo episodio, sta verificando la presenza di pozzi nell’area e, in esito a quelle che saranno le comunicazioni delle Autorità Ambientali competenti, ravvisa la necessità di adottare eventuali provvedimenti precauzionali.

Inoltre ha inviato una nota a ENI SpA nella quale si stigmatizza come la Società non riesca ancora a garantire il pieno controllo sull’impianto; si è chiesto di attivare immediatamente una sorveglianza h24 nei punti che più si prestano a consentire le effrazioni e si è sollecitata l’adozione anche del sistema di sorveglianza vibro acustico, la cui installazione era stata prevista entro giugno 2016.

“Non è più accettabile – dichiara il Sindaco Gianluca Bardone – che a distanza di 8 mesi dalla prima effrazione sul nostro territorio e di anni dagli episodi che si sono verificati nel centro Italia, una realtà come ENI continui ad essere ostaggio di quattro furfantelli. Esigo, prosegue il Sindaco, che da oggi il territorio Tortonese e le sue risorse idriche vengano monitorati costantemente dalla proprietà dell’oleodotto, per la salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica. Ho dato mandato all’Ufficio legale del Comune, conclude il Sindaco Bardone, di valutare eventuali azioni legali da intraprendere a tutela della collettività”.

 

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