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I giovani tortonesi costretti ad emigrare per un lavoro, i profughi ospitati a spese dello Stato


Probabilmente molti ci etichetteranno come razzisti, accusandoci di essere irrispettosi.

Probabilmente molti si risentiranno perché “osiamo” scrivere certe cose, ma francamente non possiamo restare zitti e inermi di fronte a quello che sta succedendo a Tortona.

Scriviamo Tortona, ma il discorso vale per ogni altra città d’Italia dove i giovani laureati sono costretti ad emigrare in Gran Bretagna, Germania, Australia e in tanti altri Paesi alla ricerca di un lavoro perché da noi non se ne trova. Giovani che preferiscono fare i camerieri all’estero, anche se offesi e bistrattati, piuttosto che essere umiliati a lavorare gratis facendo stage dove l’unica retribuzione (quando va bene) é il buono pasto.

Giovani intelligenti capaci che vengono sfruttati e sono costretti a lavorare gratis o per poche centinaia di euro al mese in cambio di 10 ore di lavoro al giorno, nella speranza, spesso vana, di trovare un posto fisso dopo anni di precariato, mentre gli stessi giovani, profughi o pseudo tali, vengono accolti a braccia aperte e mantenuti vitto e alloggio gratis da quello stesso Stato che costringe i giovani italiani a scappare altrove.

Profughi che beneficiano pure della “paghetta”settimanale di 14 euro per i loro “vizi” per pagarsi lo smartphone, le sigarette o le chiamate a casa, mentre i giovani italiani per avere quel denaro sono costretti a lavorare.

Beninteso, non ce l’abbiamo con le persone martoriate dalla guerra che hanno pagato profumatamente un passaggio nel barcone o che fuggono dai loro Paesi, semplicemente crediamo non sia giusto dimenticarsi dei NOSTRI giovani laureati con voti altissimi, alla ricerca disperata di un lavoro che non trovano.

Crediamo che se esistono risorse per mantenere gratuitamente i profughi, debbano esistere anche risorse per aiutare i NOSTRI giovani a crescere, diventare indipendenti, trovare un lavoro.

Non é giusto aiutare gli stranieri e dimenticarsi degli italiani.

Non siamo razzisti, crediamo nell’uguaglianza, per cui se a Tortona vengono spesi due milioni e mezzo di euro all’anno per mantenere 200 profughi a fare niente, bisognerebbe spendere almeno altri 2 milioni e mezzo di euro per dare lavoro ad altrettanti giovani, oppure dividere questa somma a metà.

Così facendo invece si penalizzano i giovani tortonesi.

E non é giusto.

 

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