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Cinema: “Perfetti sconosciuti” al Megaplex Stardust, bel film su come la tecnologia ci condiziona

perfetti QGran parte dei film del regista 49enne Paolo Genovese non sono mai banali e affrontano temi singolari come nel caso di “Tutta colpa di Freud” o “La famiglia perfetta”.

Anche in questo caso il regista sceglie marco Giallini, uno degli attori con cui ha lavorato di più per interpretare questo “Perfetti sconosciuti” film che ruota attorno ad una cena fra amici con tre coppie marito e moglie e un sigle, che però sembra impegnato.

Gli attori sono assortiti e ognuno con caratteristiche diverse.

Tutto ruota attorno ad un gioco fatto per caso: tenere il cellulare sul tavolo per tutta la durata della cena e “dividere” messaggi e telefonate con tutti i presenti, per dimostrare che nessuno ha nulla da nascondere al coniuge e agli altri.

Purtroppo come dice una delle tante recensioni azzeccate di questo film,ognuno di noi vive tre vite: una pubblica, una privata e una segreta e gran parte di quest’ultima è tutta all’interno del cellulare.

Mettere in piazza la vita con il coniuge e quella segreta, forse non è una bella cosa, ma si sa, l’orgoglio di far vedere che si è “puliti” e non si ha niente da nascondere può   essere micidiale,.

Adorabile tutto il film, bello e profondo, ma soprattutto il finale.

Insomma un film da non perdere.

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