Nell’anno 2014. la gestione delle mense scolastiche affidata a privato ha fruttato al Comune di Tortona di ben 50 centesimi per ogni pasto somministrato ai bambini delle scuole cittadine. La magra risultanza emerge dai dati pubblici diffusi dal Ministero dell’Interno e relativi alla finanza locale. (http://finanzalocale.interno.it/apps/floc.php/in/inputIn/4)
Sono state 1.683 le domande di adesione al servizio di mensa scolastica, da diversi anni affidato in concessione a privati. Il servizio ha fatto registrare un provento totale di 432.609,21, a fronte di 861.054,45 pasti erogati nel 2014.
(Forse c’è qualcosa di strano, ci si aspetterebbe un valore intero come numero di pasti erogati e non decimale….. ma andiamo avanti con questi dati. Sono quelli ufficiali del Ministero, quindi fanno fede).
Il costo per un pasto, come vediamo pubblicato sul sito del Comune di Tortona, varia da un minimo di Euro 1,25 a un massimo di Euro 4,70 per la scuola dell’infanzia.
Per la scuola primaria e secondaria di 1° grado, invece, la tariffa varia da un minimo di Euro 1,57 a un massimo di Euro 5,74.
Tariffe dei servizi (aggiornate con adeguamento Istat)
Fonte: http://www.comune.tortona.al.it/Sezione.jsp?idSezione=1517
Due calcoli di fantacontabilità pubblica
A fronte di 861mila pasti erogati, ipotizzando di averli pagati tutti al prezzo minimo tabellare previsto per la scuola dell’infanzia (1,25 Euro) si sarebbero dovuti incassare 1.076.250 Euro. Come può essere mai possibile che il servizio abbia riscosso solo 432mila euro? E’ una cifra assolutamente non congrua, come se avesse pagato solo il 40% dei fruitori, detto in altri termini è come se tre pasti su cinque non fossero stati pagati. Questa, ovviamente, una ipotesi di conteggi fatta con gli importi al minimo. Se gli importi fossero più alti, ad esempio il massimo di 5,74 euro, si sarebbero dovuti incassare ben 4.856.040 Euro e la percentuale dei “non paganti” salirebbe addirittura oltre il 90%.
I dati sembrano fin troppo paradossali, anche se provenendo da un sito governativo, sono da considerarsi ufficiali. Con curiosità, allora, scorriamo anche il bilancio 2013 e… sorpresa. Abbiamo capito cosa c’è che non va!
Nei dati relativi al 2013 e qui sopra riportati, pur mancando il numero di domande presentate e di quelle soddisfatte, possiamo verificare che esiste una imprecisione sul rigo costo totale diretto (i costi di gestione delle mense scolastiche) ed il numero di pasti offerti. Nel prospetto 2014 le righe non sono compilate in maniera corretta. Non ci è dato sapere se i dati vengano caricati dal Comune di Tortona o dal Ministero, comunque sia, qualcuno ha commesso errori.
Con i dati 2013 è possibile calcolare che ogni pasto sia stato pagato circa 3 euro, un valore mediano tra minimo e massimo tabellare che è congruo. Però, a questo punto, è un altro l’aspetto che si evidenzia: nel 2013 la copertura dei costi del servizio era del 56,57%. Nel 2014, ipotizzando che il valore di 861.054.45 sia quello relativo ai costi, significa che la copertura del servizio è precipitata al 50%. Però il costo della mensa per le famiglie non è sceso, anzi, risulta adeguato all’ISTAT.
Cosa può essere successo?
A proposito: l’affidamento al privato, che si era aggiudicato la gara nel 2012 con termine nel 2015, è stato prorogato di un ulteriore anno, rispetto alla scadenza .
Annamaria Agosti