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Il bilancio del comando provinciale carabinieri di Alessandria

Il 2015 è stato un anno intenso per i carabinieri del comando provinciale di alessandria, impegnati quotidianamente a presidiare il territorio dei 190 comuni della provincia – un’area di ben 3560 kmq, che rendono quella alessandrina, per estensione, la terza provincia del piemonte dopo cuneo e torino – come testimoniano, tra l’altro:

 

Sul campo, a contrastare ogni forma di criminalità e di illegalità: 56 stazioni carabinieri, alle dipendenze delle 5 compagnie (alessandria, casale monferrato, novi ligure, tortona e acqui terme) che, con il reparto operativo e le sue componenti info-investigative specialistiche, costituiscono l’ossatura dell’organizzazione territoriale dell’arma alessandrina, che opera in stretta sinergia con:

 

il bilancio dell’attività dell’arma nel 2015 può ritenersi, senza alcuna enfasi, certamente positivo, in quanto caratterizzato, rispetto all’anno precedente, da un complessivo decremento dei delitti consumati (-7,5%): sia per quanto concerne quelli contro il patrimonio[1], con particolare riferimento ai furti (-8,5%) – tra i quali diminuiscono sia quelli in abitazione (-6,7%) che quelli ai danni di esercizi commerciali (-3%) e su auto (-11%) – ai danneggiamenti (-7,2%) e alle estorsioni (-13%); sia per quanto riguarda quelli contro la persona, con un calo generalizzato dei reati di lesioni dolose, percosse, minacce, ingiurie (complessivamente diminuiti del 15,8%) e delle violenze sessuali (-13,6%).

 

dati ancor più significativi se associati al trend, in aumento rispetto all’anno precedente:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[1] Unico dato in controtendenza è rappresentato dalle 3 rapine in più verificatesi nel 2015, a fronte, tuttavia, di un incremento di quelle scoperte (47%) rispetto all’anno precedente (+6%).

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