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50 pozzi già inquinati a Tortona, ma l’ultimo sversamento rischia di farne aumentare il numero


Sono in corso le verifiche previste dalla procedura semplificata attivata da ENI a seguito dello sversamento di idrocarburi dall’oleodotto interrato Sannazzaro-Genova Fegino che si è verificato domenica scorsa a Tortona, nella zona di Via Bertarino, a causa di una nuova effrazione dolosa.

Ferme restando le attività di messa in sicurezza e verifica ambientale avviate dalla proprietà dell’impianto, l’Amministrazione Comunale di Tortona ha informato i titolari dei pozzi noti posti in prossimità del punto di effrazione di quanto avvenuto, affinchè prestino attenzione e segnalino prontamente eventuali anomalie visive o olfattive nell’acqua emunta dagli stessi.

Contestualmente l’Amministrazione Comunale ha informato il Dipartimento ARPA di Alessandria della presenza di pozzi posti a valle del punto di effrazione, perchè possano valutare se procedere ad un loro campionamento per escludere eventuali contaminazioni.

“Abbiamo attivato quelle procedure che ormai ci sono purtroppo note, visto il ripetersi di queste effrazioni – dicono in Comune – attendiamo i riscontri delle prime attività poste in essere da ENI e da ARPA per valutare entità e conseguenze di questo terzo sversamento”.

Sono già oltre 50 i pozzi inquinanti dai primi sversamenti e questo potrebbe aggravare ulteriormente la situazione.

 

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