E’ peggio che nel 2007, uno degli anni più neri per la carenza idrica in Lombardia ed in modo particolare in oltrepo pavese.. “Bisogna alzare il livello dei laghi, lasciando più acqua negli invasi per avere più scorte per l’estate” dice Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia a margine del vertice di Milano al Pirellone organizzato dalla Regione per fare il punto sull’emergenza siccità.
Nei prossimi trenta giorni – ha spiegato l’Arpa – non sono previste precipitazioni significative e quindi la situazione è destinata a peggiorare: le riserve idriche sono a quasi il 60% in meno rispetto alla media del periodo 2006-2014 e al 43,7% in meno rispetto al già secco 2007, mentre le precipitazioni del 2015 sono state di appena 818 millimetri ancora più basse dei già scarsi 847 millimetri registrati nel 2007. Il volume dei laghi di Como Iseo, Idro e Garda – spiega Coldiretti Lombardia – non supera i 222 milioni di metri cubi rispetto ai 550 milioni che mediamente si registrano in questo periodo, con anche poca neve in montagna visto che in media non si superano i 50 centimetri di spessore nelle zone sopra i duemila metri di quota dove qualche fiocco è caduto. “I dati del 2015 ci riportano all’anno della grande sete del 2007” ha detto l’assessore al Territorio Viviana Beccalossi.
“E’ positivo che ci sia mossi subito per capire cosa fare – spiega Ettore Prandini di Coldiretti Lombardia – oltre ad alzare il livello dei laghi è necessario poter intervenire sul deflusso minimo vitale in modo da garantire acqua ai campi e ai canali. Senza quella sono a rischio colture come il mais, il pomodoro e le orticole: tre settori cardine della produzione agroalimentare della nostra regione”.
19 gennaio 2016