In data odierna AMAG Ambiente ha provveduto al licenziamento per giusta causa di un dipendente che il giorno 31 dicembre scorso ha usufruito di un giorno di permesso concesso dalla Legge 104 per assistere un parente disabile utilizzandolo invece per scopi totalmente diversi, arrecando un danno all’azienda che ha dovuto riorganizzare diversamente l’erogazione del servizio pubblico, ai colleghi che hanno dovuto prendere il suo posto rinunciando al meritato riposo e a tutti noi in quanto il costo dei permessi 104 ricade sulla collettività. A questo proposito la Cassazione ha recentemente ribadito la piena legittimità del comportamento dell’azienda che si tutela quando, sospettando che un dipendente abusi dei permessi della Legge 104, lo fa pedinare da una agenzia investigativa e, una volta accertato che i sospetti erano fondati, recede dal rapporto di lavoro segnalando inoltre i fatti alle Autorità competenti affinché le stesse valutino eventuali azioni successive nei confronti dello stesso. La Cassazione ha anche stabilito che un tale illecito è “particolarmente odioso e grave” e rompe il rapporto di fiducia con il datore di lavoro.
Non è la prima volta che AMAG Ambiente, nata dalle ceneri della fallita AMIU a fine dicembre 2014, procede con la dovuta fermezza e durezza nei confronti di suoi dipendenti anche per tutelare e salvaguardare tutti gli altri che invece, ogni giorno, si adoperano per tenere pulita ed in ordine la città compiendo con dedizione il proprio dovere.
Durante lo scorso mese di settembre infatti, AMAG Ambiente ha licenziato per giusta causa un altro lavoratore che aveva pubblicato sul social network Facebook messaggi ingiuriosi verso l’azienda ed i propri superiori consistenti in immagini denigratorie e frasi di natura offensiva e minacciosa.
Ufficio Stampa Amag Ambiente
14 dicembre 2016