La settimana scorsa, al termine di una significativa attività investigativa, la Polizia di Stato ha eseguito, nel territorio di Casale Monferrato, un provvedimento cautelare emesso dalla magistratura vercellese, che impone ad un cittadino di nazionalità Ghanese, J.S. di anni 31, il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa da atti persecutori, rapina e lesioni personali.
La vittima di tali reati è una donna, responsabile di una cooperativa casalese all’interno della quale il soggetto indagato aveva in precedenza prestato attività lavorativa.
L’indagine di polizia giudiziaria condotta dai poliziotti del Commissariato di P.S. di Casale Monferrato, è da ricondurre alla presentazione della denuncia da parte della vittima, ormai esasperata da continue condotte di vero e proprio stalking ai suoi danni.
Tali condotte persecutorie si sono manifestate dapprima presso la sede all’interno della quale il cittadino del Ghana aveva prestato lavoro, ogniqualvolta la donna venisse trovata in compagnia di un altro uomo, mediante immotivate scenate di gelosia e scatti d’ira.
Inoltre, la vittima, veniva frequentemente aspettata sotto casa, e in numerose occasioni contatta al telefono sentendosi proferire al proprio indirizzo le espressioni: “…tu devi stare con me….non devi vedere altri…io ti controllo…se vai dalla polizia ti uccido…io ti amo…ti voglio bene…”.
L’indagato, in altri episodi, ha aggredito verbalmente la donna anche all’interno della propria abitazione ed alla presenza dei vicini di casa di quest’ultima, attribuendole circostanze non veritiere ed in particolare accusandola falsamente di essersi munita di un’utenza mobile per colloquiare con un presunto fidanzato facoltoso.
L’ennesima ed ultima aggressione si è verificata lo scorso 2 gennaio, nei pressi dello stadio cittadino, all’uscita dall’abitazione della madre della vittima, ove con fare ingiurioso continuo, il trentunenne ha spintonato la donna facendola cadere a terra e dopo averla schiaffeggiata le ha sferrato un calcio causandole la rottura degli occhiali ed un trauma facciale.
L’aggressione si è poi tramutata in rapina nel momento in cui l’uomo si è impossessato del telefono cellulare della vittima strappandoglielo di mano.
Successivamente, mentre il ghanese si allontanava, gli astanti hanno aiutato la donna e allertato la Polizia tramite il 113 che, oltre a prestare soccorso, acquisiva i primi elementi formalizzati successivamente nella denuncia.
L’attività investigativa scaturita dai fatti è stata orientata alla immediata ricerca dello straniero, responsabile anche della rapina con riportate lesioni, che nel frattempo aveva lasciato il territorio piemontese rendendosi di fatto irreperibile.
L’ulteriore attività di polizia giudiziaria ha portato, dapprima, all’esatta individuazione dello straniero, in regola con la normativa sull’immigrazione, e in una seconda fase, alla denuncia agli organi inquirenti della Procura della Repubblica di Vercelli, con richiesta di emissione di provvedimento cautelare idoneo a garantire l’incolumità della persona offesa.
Significativa e di alta professionalità è stata l’attività posta in essere dagli operatori di Polizia di Casale Monferrato, sia nell’immediatezza dei fatti, quando la pattuglia della Squadra Volante è intervenuta all’atto dell’ennesima aggressione ai danni della vittima, sia con la successiva attività investigativa, che ha portato all’individuazione, all’identificazione e, dopo averlo rintracciato, alla esecuzione del provvedimento di divieto di avvicinamento alla persona offesa, all’abitazione, ai luoghi di lavoro e a quelli frequentati dalla stessa donna, vittima degli atti persecutori e della subita rapina.
21 gennaio 2016