La pattuglia interveniva alle 18.30 del 05 gennaio in via Volta dove erano stati segnalati due soggetti sospetti che si aggiravano tra i palazzi. Poco dopo giungeva un’altra segnalazione di un cittadino che indicava che i due avevano scavalcato la recinzione di uno stabile entrando nel cortile condominiale per poi uscirne quando notavano la presenza di persone che potevano disturbarli.
Tentavano un nuovo scavalcamento in un lato più nascosto dello stabile, ma non riuscivano nell’intento di entrare nel palazzo perché qualcuno entrava o usciva dal portone che avevano preso di mira. Giungeva rapidamente una pattuglia della stazione di Valenza e, alla vista dell’auto di servizio, i due si davano alla fuga a piedi. Uno dei due veniva subito fermato, mentre l’altro gettava per terra un grosso cacciavite, riuscendo a scappare all’interno di un giardino buio. Veniva invece recuperato e sequestrato il cacciavite di grosse dimensioni.
L’uomo veniva così condotto in caserma e arrestato per tentato furto aggravato in abitazione, anche in considerazione che a suo carico risultano numerosi precedenti specifici commessi in Umbria. Nel corso della perquisizione personale veniva rinvenuto un biglietto ferroviario che permetteva di scoprire che l’uomo era giunto in zona proveniente dalla provincia di Pavia. Inoltre, nel momento dell’identificazione, alla richiesta del permesso di soggiorno, ne era sprovvisto. Veniva quindi accertato che in passato l’uomo aveva subito numerosi respingimenti alla frontiera marittima di Bari perché sprovvisto di sufficienti mezzi di sussistenza in relazione al periodo e alle modalità di soggiorno sul territorio italiano e che quindi l’uomo era riuscito ad aggirare i controlli e a entrare in Italia dove tuttora si trova senza averne titolo.
La mattina del 7 gennaio veniva accompagnato davanti al Giudice che convalidava l’arresto e condannava l’uomo a 5 mesi e 10 giorni di reclusione, disponendo la sua liberazione in quanto ha potuto beneficiare della sospensione condizionale della pena.
8 gennaio 2016