Il provvedimento che da una sforbiciata ai costi della politica regionale di 11milioni di euro è il frutto della collaborazione di tutte le forze politiche. Ho contribuito al dibattito e ho votato convintamente perchè c’è bisogno di dare un segnale forte ai cittadini: i sacrifici devono essere per tutti, non solo per alcuni”. A sostenerlo il consigliere regionale di Forza Italia, Massimo Berutti che ha dato il suo contribuito al dibattito sul provvedimento della riduzione dei costi della politica.
“Siamo intervenuti sia sul fronte indennità sia su quello dei rimborsi sia su quello dei costi dei gruppi consiliari – spiega l’azzurro -. Insomma un intervento a 360 gradi che penso consistente visto che è il secondo in questa legislatura, il terzo se si conta il maxi taglio che venne fatto dalla precedente Giunta regionale di centrodestra e che portò un risparmio di 17 milioni di euro per i piemontesi. Da ex sindaco penso che si tratti di un gesto di responsabilità importante, un gesto volontario e non imposti da terzi. Credo poi che si tratti anche di una lezione per il Governo Renzi che persiste con pervicacia a non fare spending review sui propri costi interni: quei pochi risparmi che raccoglie sono quelli imposti sui trasferimenti agli enti locali e a pagarne le conseguenze siamo tutti noi cittadini”.
“So già che alcuni diranno che anche questi tagli non sono sufficienti – conclude Berutti -. D’altra parte anche se si azzerassero i compensi ci sarebbe chi non sarebbe contento. Penso che ci sia però un limite ai tagli sulla politica. In particolare quello di garantire quel minimo di risorse per garantire il funzionamento dei gruppi consiliari: perchè deve essere chiaro che nessuno nasce tuttologo e c’è la necessità di professionisti per costruire tecnicamente proposte credibili per offrire risposta alle legittime istanze dei cittadini. Alla fine siamo una assemblea legislativa, credo che questo debba essere tenuto in conto anche da chi, come il M5S, cavalca populisticamente ed elettoralmente la questione dei costi e poi si vede che disastri fa dove amministra pensando di avere la verità assoluta in tasca. Ora, approvata questo nuovo taglio – spero che la partita dei costi della politica sia chiusa e che si torni a parlare dei problemi dei piemontesi, permettendo a tutti di lavorare con più serenità per dare quei segnali e quelle soluzione che costituiscono l’unica cura efficace all’antipolitica e al degrado che imperversano nel Paese e nella nostra regione”.