La scorsa notte, la Polizia di Stato di Alessandria ha tratto in arresto un cittadino di nazionalità italiana di 59 anni, incensurato, e un cittadino di nazionalità rumena di 45 anni, pregiudicato, responsabili del reato di furto aggravato in concorso.
Era l’una circa quando, su segnalazione giunta alla Sala Operativa della Questura, un equipaggio delle “Volanti” è stato inviato in centro città, nei pressi del Centro Benessere sito in Via Chenna, dove un cittadino di passaggio, aveva notato due persone mentre caricavano delle borse piene di vestiti su un mezzo di colore blu del quale erano state notate le prime due lettere della targa.
Quando gli operatori sono arrivati sul posto hanno appreso, dal richiedente l’intervento, che il mezzo si era appena allontanato in direzione di Via Milano e, quindi, hanno raggiunto velocemente Spalto Borgoglio, con l’intento di intercettarlo qualora si fosse diretto fuori dal centro cittadino.
Poco dopo gli operatori hanno effettivamente notato un furgone Fiat Doblò di colore blu, il cui numero di targa iniziava proprio con le prime due lettere indicate dal richiedente, e si sono posti al suo inseguimento, riuscendo, poco dopo, a bloccarlo.
Dopo aver identificato gli occupanti, gli agenti hanno notato che i sedili posteriori del mezzo erano abbassati e che tutto il vano di carico era occupato da numerosi sacchi di plastica, di grosse dimensioni, dai quali sbucavano svariati capi di abbigliamento. Il 59enne, conducente del mezzo, ha riferito agli operatori di essere un dipendente della ditta “Melchionni” e ha asserito che la merce sul furgone era stata caricata nel pomeriggio per la consegna, il giorno dopo, ad un negozio del centro commerciale “Città della Moda”.
In effetti, da controlli successivi, è risultato che il mezzo era effettivamente di proprietà della “Melchionni Group Spa” ma, il modo in cui la merce era stata caricata sul mezzo, completamente alla rinfusa, ha suscitato i sospetti degli operatori che hanno continuato a fare domande informando l’uomo che avrebbero svolto ulteriori accertamenti.
A quel punto il 59enne non ha potuto fare altro che ammettere di aver rubato la merce, con la complicità del cittadino rumeno, al fine di rivenderla, dopo essersi introdotto in un palazzo di proprietà di “Melchionni” ubicato in via Chenna, ,utilizzando delle chiavi regolarmente detenute in qualità di “tuttofare”. I due, dopo aver divelto un pannello in cartongesso, scardinandolo dai chiodi e tirandolo verso l’esterno, presumibilmente a forza di braccia, erano riusciti ad accedere ad una zona adibita a rimessaggio utensili e magazzino, dove erano custoditi i capi di abbigliamento.
La merce rinvenuta sul furgone, a seguito di accurato inventario, è risultata essere composta di 170 capi di abbigliamento suddivisi tra giubbotti, maglioni, pantaloni, tute da uomo e abiti da donna, del valore complessivo di 4800 euro circa.
Tutti i beni rinvenuti sono stati restituiti alla legittima proprietaria che, successivamente, si è recata in Questura per denunciare il furto subito.
Nel corso di perquisizione domiciliare, inoltre, il 59enne, regolare detentore di una pistola, ha riferito ai poliziotti di aver subito un furto lo scorso 8 gennaio e di non aver informato le forze dell’ordine intervenute per l’occasione di essere in possesso di un’arma, né tantomeno verificato se la stessa si trovasse ancora al suo posto. A seguito di verifica al nascondiglio indicato dall’uomo, si è accertato che l’arma non era presente.
I due uomini sono stati arrestati in flagranza per il reato di furto aggravato in concorso e, su disposizione del P.M. di turno, accompagnati presso le celle di sicurezza, in attesa dell’udienza per Direttissima che si terrà nella mattinata di domani.
Preme sottolineare quanto sia stata importante, in questo caso, la collaborazione del cittadino richiedente l’intervento delle forze dell’ordine, grazie al quale i due malviventi sono stati assicurati alla giustizia.
Si invitano, pertanto, i cittadini, qualora assistano ad episodi simili o abbiano il sospetto che si stia verificando qualcosa di anomalo, a rivolgersi immediatamente alla forze dell’ordine, contattando il “112” o “113” per segnalare quanto di cui siano a conoscenza, al fine di consentirne un tempestivo intervento.
12 gennaio 2016