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Alessandria, dipendenti della Salus trasferiti ad oltre 100 Km di distanza, i sindacati dal Prefetto


La clinica salus di Alessandria

La Befana è passata, ma ai lavoratori e alle lavoratrici della clinica Salus non ha portato doni, ma solo raccomandate contenenti  lettere di trasferimento..

Eh già, perché alla dirigenza della clinica non è bastato far passare ai lavoratori le festività natalizie tra apprensione e preoccupazione dichiarando 34 esuberi e interrompendo senza alcun motivo valido le trattative sindacali, ma ha deciso in via unilaterale di trasferire parte del personale fuori dalla provincia di Alessandria in altre cliniche del gruppo tra Novara, Biella e Vercelli..

E’ evidente che questi trasferimenti equivalgono a dei licenziamenti per questi lavoratori, che oltre ad essere “demansionati e dequalificati” con l’applicazione del Jobs Act dovrebbero percorrere, al di là della destinazione, all’incirca un centinaio di chilometri per raggiungere il posto di lavoro.

La Funzione Pubblica CGIL ritiene l’ atteggiamento della clinica arrogante, pretestuoso e denuncia una condotta antisindacale.

Al fine di riaprire il tavolo delle trattative e trovare possibili soluzioni per questi lavoratori la F.P. CGIL unitamente alle altre OO.SS hanno richiesto una convocazione urgente al Prefetto di Alessandria chiedendo l’ apertura di un tavolo istituzionale, invitando contestualmente la direzione della clinica a “sospendere” gli effetti dei trasferimenti in attesa di gestire la controversia.

Ci auspichiamo che la direzione della clinica Salus possa comprendere il disagio e la grande preoccupazione dei lavoratori e possa, almeno in questa fase, accogliere la proposta delle OO.SS  e sospendere i trasferimenti, proseguendo il confronto tra le parti, auspicando una soluzione condivisa.

Per la Segreteria Funzione Pubblica CGIL di Alessandria Francesca Voltan


7 gennaio 2016

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