Un Paese più digitale ma anche più moderno e facile per i cittadini, le imprese e la Pubblica Amministrazione: è l’obiettivo principale del Piano strategico “Poste 2020”, che prevede il lancio del nuovo servizio WiFi gratuito negli uffici postali.
Dopo l’avvio del progetto, che ha già interessato finora centinaia di uffici postali in tutto il Paese e oltre 60 in Piemonte, anche l’ufficio postale di Novi Ligure (piazza De Negri, 1) mette a disposizione dei clienti il nuovo servizio. Diventano così otto gli uffici WiFi della provincia, oltre a Novi, Acqui Terme, Alessandria Centro, Tortona, Valenza, Alessandria 3, Casale M.to e Ovada.
Accedere alla rete dagli Uffici Postali è semplice e a portata di click: basta infatti registrarsi comunicando il proprio numero di telefono mobile al quale verrà inviato un messaggio con le credenziali per l’accesso al WiFi. A quel punto, attraverso smartphone, tablet o pc sarà possibile navigare in internet, dialogare sui social network o lavorare in attesa del proprio turno allo sportello.
“Il progetto WiFi stimolato dallo spirito di collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico – ha dichiarato l’amministratore delegato di Poste Italiane Francesco Caio – rientra nella missione che ci siamo dati per i prossimi anni nel Piano Strategico “Poste 2020”: vogliamo essere gli architetti di un’Italia più digitale e stiamo lavorando per rendere migliore la vita delle persone, includendo tutti, e con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione, per aiutare il Paese nel passaggio dall’economia tradizionale a quella digitale”.
“Il progetto WiFi – conclude Caio – è un altro passo nello sviluppo di prodotti e servizi semplici e sicuri per le persone, le imprese e la Pubblica Amministrazione previste nel Piano “Poste 2020” che, con investimenti per oltre 3 miliardi di euro, punta a fare di Poste Italiane l’azienda leader del processo di cambiamento e di avanzamento economico e sociale del Paese, permettendo a tutti di cogliere le opportunità di sviluppo offerte dal digitale”.
3 dicembre 2015