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Tortona città allo sbando, vessata da tasse e con sempre meno servizi, quando si farà qualcosa?


Fabio Morreale

Mai Tortona è caduta così in basso come in questo periodo, neppure alla fine degli anni settanta quando le fabbriche stavano chiudendo.

La situazione è sotto gli occhi di tutti e il centro deserto domenica pomeriggio è solo uno dei tanti flash di una città allo sbando, senza tribunale, sede Inps, ospedale ridimensionato, vigili urbani sottorganico, polfer a breve che se andrà via, con profughi e immigrati che continuano ad arrivare e con le tasse al massimo.

Il leader di Nuova Tortona, Fabio Morreale chiama in causa il Comune e il sindaco Gianluca Bardone.

“Ad oltre un anno e mezzo dall’insediamento di questa Amministrazione – dice Morreale – la Giunta-Bardone non potrà godere di alcun alibi. E’ tempo di analisi e di bilanci: siamo partiti con le migliori intenzioni, con la voglia di collaborare per il bene cittadino, anche condividendo parte delle  linee programmatiche di mandato della maggioranza; tante speranze per poi arrivare ad oggi con una realtà diversa, in molte parti addirittura contraria ai vostri presupposti iniziali. La maggioranza, purtroppo, non è più così coesa e granitica come agli inizi e vorrei infatti ricordare  il grave attacco lanciato in tempi più che recenti al Segretario, da parte della stessa maggioranza, un attacco condiviso dal suo assordante silenzio. Ma quello che ci preoccupa sono le criticità in cui si trova oggi Tortona.”

Criticità molto gravi secondo Morreale che non sono state risolte: “Si possono riscontrare alcune criticità di importanza cruciale per Tortona – aggiunge Morreale – criticità che offrono una occasione per dare ai cittadini una visione globale sullo stato di disagio economico sociale nel quale versa la Città, fra cui una leva fiscale al massimo, per un totale di euro 8  milioni 254 mila euro a carico dei cittadini, come solo gettito IMU, poi c’è il l settore Servizi Sociali che resta sempre purtroppo il piu’ penalizzato dalla scarsa destinazione di  risorse, per non parlare dell’economia: ci domandiamo che fine abbia fatto il progetto di un nuovo piano regolatore, ci chiediamo come mai la città non sia più appetibile a livello logistico. La ricetta per il rilancio Tortonese deve essere contrapposta a questi tristi dati, dobbiamo cercare di rilanciare l’economia cittadina rendendo gli insediamenti di nuove aziende più appetibili e, soprattutto, convenienti, identificando nuove aree strategiche da destinare alle stesse. Il settore urbanistico deve essere valorizzato e ridisegnato anche in ragione dei danni ambientali che stanno progressivamente dilaniando il territorio Tortonese. Si necessita di più controllo e più monitoraggio del territorio.”

Morreale pone anche l’accento sulle penalità da applicare, come contrattualmente previsto, alle Societa’ alle quali sono stati esternalizzati i servizi: “In ragione spesso – aggiunge – della cattiva qualita’e mancato funzionamento del servizio (rifiuti, verde pubblico etc..) per i quali i cittadini pagano tariffe a livelli massimi.  Dopo un anno, quindi, si evince una situazione non felice: un Comune con sempre meno imprenditorialità, un Comune le cui risorse sono quasi totalmente ricavate dalla cittadinanza mediante una leva fiscale ai massimi livelli, un Comune che sembra non avere un piano di rilancio economico e che non riesce a risolvere i problemi legati alla sicurezza.”

8 dicembre 2015

 

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