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Si chiude un anno difficile per l’Amministrazione comunale di Novi Ligure


 

Muliere prima predice…

Si chiude un anno difficile per tutti gli Enti Locali alle prese con le nuove norme di contabilità. Nel 2015 il taglio per la nostra città è stato pari a 2,5 milioni di euro, il 10% delle risorse totali. Questa situazione, unitamente agli interventi post alluvione, ha condizionato l’attività amministrativa obbligandoci a contrarre ulteriormente le spese. In questo contesto si inserisce la riorganizzazione del patrimonio comunale, che comprende, ad esempio, l’unificazione dei due Palazzi Municipali nell’unica sede di Palazzo Dellepiane, che si concretizzerà entro i primi mesi del 2016.

Oltre alla scarsità delle risorse finanziarie, nei prossimi anni dovremmo fronteggiare anche il problema delle risorse umane. Negli ultimi due anni sono andati in pensione 15 dipendenti ed altri pensionamenti sono previsti nel 2016. Ad oggi non ci sono spiragli per reintegrare la pianta organica e questo fattore pesa negativamente sui servizi comunali, soprattutto per quanto riguarda la manutenzione della città.

Nonostante tutto, abbiamo centrato l’obiettivo del rispetto del Patto di Stabilità ed i conti sono in ordine. Si tratta di due presupposti fondamentali per affrontare le sfide del prossimo futuro, a cominciare dal Terzo Valico ferroviario: se verrà finanziato il 4° lotto dell’opera, infatti, a Novi arriveranno circa 22 milioni di euro per i lavori di permeabilità (tra i principali, la “tangenzialina” Novi – Pozzolo, nuovi parcheggi in via Pietro Isola, sottopassi pedonali e veicolari in molti punti della città).

I segnali per la ripresa non mancano. La riforma sanitaria approvata dalla Regione Piemonte, ad esempio, ha riconosciuto il ruolo di Ospedale cardine per il San Giacomo di Novi. Ora bisognerà lavorare per il mantenimento ed un ulteriore potenziamento dei servizi territoriali.

L’economia cittadina sta attraversando un periodo di luci e ombre. Il comparto agroalimentare, grazie anche a buone performance delle aziende dolciarie, si conferma tra i settori trainanti. È risultata efficace anche la promozione del territorio, ad esempio grazie ad eventi che hanno ottenuto grande successo di pubblico come la ventesima edizione di Dolci Terre di Novi e le iniziative curate dal Distretto Novese. Naturalmente stiamo seguendo attentamente le vicende dell’Ilva e permangono preoccupazioni per alcune aziende del territorio, come Paglieri, Kme, Michelin, ma altre danno segni confortanti, ad esempio Marcegaglia, Pca e Roquette. Anche l’ampliamento del Retail Park di Serravalle dovrebbe fornire nuove opportunità occupazionali.

Sono in arrivo novità per il centro di coworking, pensato dall’Amministrazione comunale per mettere a disposizione di giovani professionisti, start up e imprese del territorio spazi e strumenti di lavoro. L’idea, infatti, sta per diventare realtà grazie ad un bando della Regione Piemonte finalizzato a finanziare nuove attività produttive. L’Associazione Reseau Entreprendre Piemonte, dopo una serie di colloqui con l’Amministrazione comunale, ha partecipato al bando con un progetto, dal titolo “Start up Novi Ligure”, poi approvato dalla Regione. Dopo la stipula della convenzione con l’associazione, il Comune metterà a disposizione alcuni locali situati nel palazzo municipale di via Giacometti.

Ufficio Stampa Comune di Novi 

29 dicembre 2015


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