In provincia di Alessandria ogni tre minuti viene denunciato un reato, mentre ogni 20 minuti viene svaligiata una abitazione. Questo l’allarmante spaccato che emerge dai dati rielaborati da Il Sole 24ore sui dati del Ministero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica Sicurezza e Istat, relativo ai reati commessi in provincia di Alessandria nel 2014 e denunciati all’autorità giudiziaria dalle forze di polizia.
Nell’intera provincia di Alessandria il totale dei reati denunciati sono 4.459 ogni 100.000 abitanti (che equivale a più di 190mila denunce, considerando che la popolazione della provincia ammonta a circa 430mila residenti). Nella graduatoria nazionale la provincia di Alessandria è al 32° posto per reati in rapporto ai residenti tra le 106 province italiane, con un calo delle denunce presentate del -3,22%.
I furti totali sono 2.344 ogni 100.000 abitanti (più di 10mila) in aumento dell’1,60%. La provincia Alessandria è al 32° a livello nazionale per questo volume di reati.
Una netta impennata invece per i furti in abitazione 665,9 ogni 100.000 abitanti (oltre 28mila) con un aumento di +9,94% rispetto al 2013/2014 e la nostra provincia all’ottavo posto nella graduatoria nazionale.
In calo i furti con destrezza che scendono del -11.20% nel 2013/2014 sono stati 152,4 ogni 100.000 abitanti (circa 6.500). La provincia di Alessandria si trova al 45° posto a livello nazionale. Calano anche i furti d’auto ( -9,62%, 51° posto) e le rapine ( -13.97%, 45° posto).
In aumento invece i furti con strappo (+15,07%) al 32° posto a livello nazionale. In leggero aumento anche le estorsioni (+2,08%) 66° posto nella graduatoria riferita a tutta Italia.
La nuova frontiera dei reati viaggia su internet: nella provincia di Alessandria truffe e frodi informatiche in aumento del +2,38%, al 22° posto in graduatoria nazionale.
Furti in aumento e denunce in calo: un indice di sfiducia dei cittadini nei confronti dello Stato che li dovrebbe proteggere (attenzione: non delle Forze dell’ordine che fanno il loro dovere e bene), oppure rassegnazione ad una criminalità verso la quale le misure di prevenzione o repressione servono poco o nulla visto che per condanne sotto i due anni di carcere, grazie alla sospensione condizionale della pena, quasi nesuno finisce dietro le sbarre?
Annamaria Agosti
12 dicembre 2015