Bardone si è sempre opposto al diktat della Prefettura di Alessandria che decide autonomamente come e dove mettere i profughi, ma è costretto a prendere atto di queste decisioni.
L’idea di Bardone sarebbe di un accoglienza mirata a singole unità dislocate in vari luoghi per favore l’integrazione, ma Governo, e per conto la Prefettura, la pensano in modo diverso e così l’unica “arma” in mano ai Comuni per fare in modo che la situazione non degeneri e sia sempre a norma è quella dei controlli.
E il Comune di Tortona, gliene diamo atto, li sta facendo. E anche bene se grazie a questi controlli la prefettura ha “ritirato” nove profughi dalla pensione Ada perché evidentemente era sovraffollata.
Il Comune infatti aveva effettuato diversi sopralluoghi e controllato gli spazi affinché queste persone siano veramente trattate come tali.
Il secondo intervento è arrivato sabato con i controlli anti accattonaggio con un profugo che è stato arrestato.
Diamo atto al Comune di Tortona, che malgrado la penuria di personale (i Vigili urbani sono sotto organico del 33%) riesce ad effettuare questi controlli.
Questa è una delle poche strade percorribili, se non l’unica, per garantire una maggiore sicurezza in città e ai tortonesi.
21 dicembre 2015