In questi giorni il problema dello smog da polveri sottili da problema strutturale della valle Padana sta diventando una vera e propria emergenza.
La situazione è estremamente critica: il 2015 è uno degli anni più caldi della storia e il mese di dicembre è uno dei meno piovosi con il perdurare di condizioni di alta pressione e assenza di ventilazione. Le polveri sottili ristagnano senza possibilità di diluirsi negli strati alti della atmosfera e superano le concentrazioni di allarme per la salute umana stabilite dalle norme italiane ed europee.
Nella figura sottostante (fonte www.arpa.piemonte.it relativa al 18 dicembre, uno dei giorni di maggior inquinamento dell’ultimo periodo) sono riportati i valori delle polveri sottili (PM10) per il territorio della Regione Piemonte: in rosso sono raffigurate le zone dove tali concentrazioni superano i 50 microgrammi/m3 (il valore critico per la salute umana).
«Tale figura — sottolinea l’assessore all’Ambiente del Comune di Alessandria, Claudio Lombardi — fa comprendere come provvedimenti emergenziali locali, ancorchè da adottarsi, abbiano poca efficacia rispetto a provvedimenti strutturali di area vasta su tutta la piana padana (quali la sostituzione del trasporto privato con il trasporto pubblico, l’efficiente riscaldamento degli edifici tramite combustibili non inquinanti e rinnovabili, il rigoroso controllo delle emissioni industriali etc.) che potrebbero ottenere risultati veramente efficaci».
«è dunque necessario un vero e profondo cambiamento del paradigma ambientale, economico e sociale attuabile solo con grande coraggio e spirito innovatore nel medio e lungo periodo: un obiettivo fortemente richiamato con chiarezza da Papa Francesco nell’ultima sua Lettera Enciclica “Laudato sii” e ripreso nelle conclusioni della “COP 21”, la Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutasi a Parigi (30 novembre-12 dicembre 2015)».
«Per limitare gli effetti più dannosi sulla salute di chi, come noi, vive in zone ad elevata concentrazione di polveri sottili — precisa ancora l’assessore Lombardi — si suggeriscono in ogni caso alcune regole comportamentali che si riportano nel seguito».
Risultano particolarmente suscettibili agli effetti delle polveri atmosferiche gli anziani, le persone affette da patologie cardio-circolatorie e polmonari, i neonati e bambini. In particolare, i bambini sembrano a maggior rischio per crisi d’asma bronchiale, tosse e catarro.
Ecco pertanto i consigli:
- Usa i mezzi di trasporto pubblico e spostati a piedi o in bicicletta scegliendo i percorsi a minor traffico.
- Se proprio devi usare l’auto, cerca di non viaggiare da solo ma di portare conoscenti, amici, parenti.
- Se proprio devi usare l’auto riduci la velocità (a titolo indicativo di 10 Km/h) rispetto ai limiti vigenti: inquinerai di meno oltre che a consumare di meno. In caso di sosta ai semafori superiore ai 40sec, arresta il motore.
- Non parcheggiare in doppia fila creando ostacolo al traffico. Creare ingorghi provoca rallentamenti e riaccelerazioni (marcia stop and go) con aumento di emissioni inquinanti.
- Abbassa il riscaldamento di 1 o 2 gradi C, spegni il riscaldamento quando esci di casa e in particolare se ti allontani da casa per più giorni.
- Non usare legna o biomassa per il riscaldamento: bruciare legna in particolare produce moltissimo particolato e altri prodotti inquinanti nocivi per la salute (benzopirene).
- Controlla i bollettini meteo PM10 dell’ARPA regionale e tenta di programmare la tua attività e i tuoi impegni evitando di rimanere a lungo all’aperto nelle giornate inquinate.
- Ricambia l’aria nelle stanze solo nelle prime ore della giornata, in quanto la concentrazione del PM10 è più bassa.
- Concentra, quando possibile al mattino, l’uscita di casa di anziani, bambini, neonati e persone affette da malattie respiratorie o cardiocircolatorie. La quantità di polveri sottili nell’aria infatti aumenta progressivamente durante la giornata ed è massima a partire dalle ore 16-17.
- Chiudi con un sigillante gli spifferi: dei cassonetti delle finestre, spazi muro-corsie tapparelle e spazi muro-telaio finestra.
- Evita esercizi e sforzi fisici nelle zone urbane, dove maggiore è la concentrazione dei PM10 tenendo presente che le normali mascherine non proteggono dalle polveri sottili (solo le mascherine con filtro a norma europea FFP3 sono efficaci).
«Sappiamo bene — conclude l’assessore Claudio Lombardi — che tali indicazioni non sono facilmente realizzabili. Per esserle, infatti, i servizi di trasporto pubblico delle città dovrebbero essere molto efficienti, le attività della giornata programmabili a piacere, si dovrebbe poter disporre di parcheggi periferici adeguati e di centri di interscambio modale. Ma, in attesa di interventi strutturali in tal senso, alcune indicazioni possono comunque essere praticate da subito con qualche significativo beneficio per tutti».
27 dicembre 2015