Al mattino, in attesa dell’incontro previsto per il primo pomeriggio, i ragazzi si sono recati al “Museo del cinema” allestito dal 2000 nella Mole Antonelliana, in un spazio enorme che unisce l’architettura verticale del monumento agli schermi e alle luci del grande schermo, che vide Torino capitale delle prime produzioni del Novecento per la vicinanza con Lione, città dei fratelli Lumière.
Alla Banca d’Italia gli alunni sono stati intrattenuti con la spiegazione molto approfondita della nascita di una banconota, dal cotone della cartiera fino agli inchiostri e ai “tagli” della stamperia e poi il direttore della contabilità della sede Borghetti con la sua collaboratrice Anna Maria Raggio ha parlato a lungo delle nuove banconote da 20 euro dove campeggia il volto di Europa, la mitica figlia di Zeus e madre del Minotauro. Il cambio periodico delle effigi e l’adattamento della filigrana e delle componenti di una banconota servono a dissuadere i falsari che dovrebbero avere sempre maggiori difficoltà a riprodurre l’originale.
Una visita rara e suggestiva è stata poi quella al caveau della Banca, attivo fino al 1978, camera storica per stile e cassette di sicurezza d’epoca, in cui si sono succeduti i depositi di generazioni di torinesi. All’interno del caveau erano anche ospitati i lavori, fra cui quello della 1AC di due anni fa, del concorso “Inventiamo una banconota”, per cui ogni scuola era stata invitata a creare un’immagine su vari temi proposti. Una visita non comune, in linea con il corso di studi in servizi commerciali, che ha destato l’interesse e l’apprezzamento dei ragazzi e degli insegnanti accompagnatori.
Leonardo Pivetta e Luca Tammone 3^ Ac Servizi Commerciali
4 luglio 2015