All’ultimo consiglio comunale è stato quasi commovente ascoltare le “doglianze” dell’Assessore Semino che, in tema di bilancio, lamentava la ridottissima disponibilità economica del Comune di Tortona, gravato dal peso dei mutui e delle spese correnti.
Tutto ciò si traduce in uno spazio di manovra quasi nullo, in termini di investimenti e altre iniziative che sarebbero utilissime alla città ma che non ci possiamo permettere perché “non c’è una lira”.
Eppure, ripercorrendo con la memoria tutte le proposte avanzate dai consiglieri del M5S in un anno e mezzo di attività, qualcosa si sarebbe potuto (e si potrebbe) fare, per procurare un po’ di ossigeno alle povere casse comunali.
Per esempio utilizzare meglio la tecnologia informatica, come indicato dalla mozione del M5S sull’uso della posta elettronica nelle comunicazioni tra Comune e cittadinanza. La posta elettronica certificata (PEC) sostituirebbe perfettamente quella cartacea, con risparmio di tempo, carta, mano d’opera e costi di spedizione, tant’è che i Comuni assimilabili a Tortona che hanno adottato la PEC come unico sistema di comunicazione, hanno avuto risparmi con una forbice di 8-15mila euro annui.
Si potrebbe risparmiare notevolmente anche sui consumi di energia elettrica adottando la tecnologia LED per l’illuminazione pubblica, come ormai più di 1.600 comuni italiani stanno già facendo e come più volte sollecitato dai consiglieri pentastellati in commissione urbanistica, insieme alla proposta di adottare protocolli unificati per i rappezzi stradali effettuati con procedure standard che garantiscano longevità ed uniformità del manto riparato. In questo modo non sarebbe necessario riparare le strade continuamente, come purtroppo è ormai prassi consolidata.
Ci sono poi le manchevolezze conclamate dell’ADIGEST, cioè la ditta che ha in appalto la gestione del verde cittadino: perché l’Amministrazione non si decide ad applicare le sanzioni previste dal contratto che, ricordiamo, è stato stipulato circa quattro anni fa ed ha durata di nove anni?
Discorso analogo per il teatro civico, gestito in modo quantomeno discutibile dalla società vogherese Fama Fantasma, anche qui con contratto novennale, che a nostro parere continua ad essere ampiamente “sotto-utilizzato”, rispetto alle potenzialità che offre, e anche un po’ svilito, per quelli che sono la sua storia e il suo prestigio, da stagioni teatrali fatte prevalentemente di commedie rosa.
Infine ricordiamo altre due mozioni del M5S, delle quali l’Amministrazione ormai da mesi si è impegnata a studiare la fattibilità: il baratto amministrativo e gli incentivi per l’adozione canina presso il canile municipale.
Il baratto amministrativo è una nuova forma di cooperazione, anch’essa in via di attuazione in vari comuni italiani, che permetterebbe ai cittadini in difficoltà di saldare i propri debiti con il Comune attraverso lo svolgimento di lavori di manovalanza o di utilità sociale. Gli incentivi per l’adozione canina, invece, potrebbero portare a risparmi consistenti sulle spese di mantenimento degli animali presso il canile.
Auspichiamo che l’Amministrazione mantenga fede agli impegni sottoscritti rendendo attuative le numerose proposte presentate dal M5S, possibilmente in tempi non biblici e magari tenendo la cittadinanza al corrente sullo stato dei lavori attraverso il sito del Comune e gli organi di informazione. Così come sarebbe doveroso informare puntualmente i cittadini sull’andamento del monitoraggio dei terreni e sulle analisi dell’acqua dei pozzi in seguito agli sversamenti di petrolio in territorio comunale, soprattutto per rassicurare i diretti interessati, che vorrebbero giustamente sapere se possono irrigare i loro campi e abbeverare i loro animali. Possibilmente in modo chiaro e sulla home page del sito del Comune: la trasparenza non è mai troppa.
Movimento 5 stelle – Tortona
8 dicembre 2015