L’attività di Polizia Giudiziaria, conclusiva di due mesi di investigazioni poste in essere dalla Squadra Investigativa del Commissariato di P.S. di Casale Monferrato diretto dal Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Domenico LOPANE, ha posto fine ad una serie di minacce aggravate operate, indirettamente, da un pregiudicato, attualmente in regime carcerario per altra causa, utilizzando i restanti componenti la propria famiglia, moglie di anni 35 e figlio di anni 19, residenti in Toscana, nei confronti di un imprenditore, ex datore di lavoro, per pseudo motivazioni legate al pregresso rapporto lavorativo.
Le richieste di danaro avevano cadenze mensili, per un ammontare complessivo di circa 20.000 euro che l’imprenditore ha dovuto sborsare, inizialmente con dazioni volontarie a scopo assistenziali (dal momento che conosceva il soggetto richiedente, suo ex dipendente, in forti difficoltà economiche), successivamente con ripetute minacce telefoniche, missive e telegrammi.
Gli operatori della Polizia di Stato di Casale Monferrato, acquisita la fiducia dell’imprenditore, oramai esasperato dalle continue richieste, stanco dei continui pagamenti effettuati dal 2009 che lo avevano spinto a rivolgersi alla Polizia di Stato di Casale Monferrato, presentando la denuncia per estorsione, dopo circa due mesi di attività investigative con l’utilizzo anche di attività tecniche, hanno deciso di “monitorare” l’incontro fissato nel pomeriggio del 21 dicembre 2015, per la consegna di denaro contante (5.000 euro) che l’artefice principale dell’attività delinquenziale, dal carcere, aveva intimato di consegnare ai propri familiari.
Seguendo l’imprenditore estorto, gli agenti della Polizia di Stato hanno assistito, presso il centro commerciale “Shopping Center Bennet”, alla consegna di una busta contenete il denaro richiesto e, quindi, hanno proceduto a fermare uno dei due soggetti, colto in flagranza di reato.
Il soggetto è stato tratto in arresto e condotto presso il carcere di Vercelli.
28 dicembre 2015