Interpellanza
(ai sensi dell’art. 57 del Regolamento del Consiglio Comunale)
Oggetto: Sicurezza da esondazioni del Tanaro. Chiavica del Rio Loreto: rimanenti elementi di pericolo e rischio danni
Nel luglio 2011, l’allora Giunta Comunale prendeva atto e favoriva un ulteriore intervento per la sicurezza della città da esondazioni del Tanaro, dopo aver deciso e finanziato nel 2009/2010 la costruzione del nuovo ponte Meier. Si trattava di una serie concatenata di interventi effettuati da AIPO e dalla stessa Autorità finanziati per un importo di oltre 15 milioni di euro.
L’intervento prevedeva la realizzazione della chiavica del Rio Loreto, della chiavica del canale Carlo Alberto, la chiusura di fornici della tangenziale in riva sinistra di Bormida. Il sistema arginale complessivo veniva riprogettato e realizzato in aumento di un metro alla ricerca di un franco più alto. Il nodo idraulico alessandrino veniva quindi modellato da monodimensionale a bidimensionale, cioè da capace di tener conto solo dell’esondazione del Tanaro ad essere in grado di prevedere quantitativi che debbano essere contenuti in caso di esondazione contemporanea di Tanaro e Bormida. AIPO prevedeva di realizzare anche modellazioni del letto del fiume, pulizie dell’alveo e un’aggiuntiva costruzione di 800 metri di argine in Valle San Bartolomeo.
La quasi totalità di queste opere è stata realizzata. Non a caso il 27 novembre si è inaugurata o comunque messa in funzione, alla presenza di alcune autorità, la chiavica di Rio Loreto.
Purtuttavia gli abitanti dell’Osterietta, da sempre attenti alle condizioni di migliore sicurezza che dovrebbero essere loro garantite dall’estuario del Rio Loreto in Tanaro, segnalano la presenza di ulteriori elementi di debolezza del sistema spondale correlato con la nuova opera.
Un sistema è del resto forte come il più debole dei suoi elementi, quindi il ritenere che un argine di terra, in correlazione tra opere di cemento armato e altri elementi di difesa arginale, non è per nulla sbagliato.
L’intero Consiglio Comunale è stato reso edotto che: “E’ stato eseguito un argine che sembra quasi provvisorio, costruito con il limo del fiume talmente delicato che è stato già danneggiato dal gocciolamento delle acque meteoriche che cadono dalla tangenziale. In piena corrente e spinta del fiume dove le acque del fiume battono contro al pilone del rilevato della tangenziale creando un ulteriore vortice e quindi erosione vanificando i lavori eseguiti. (…) ci sembra assurdo che non ci sia la volontà e l’interesse di portare a termine una volta per tutte i lavori a regola d’arte cosi come è attualmente il pericolo per Osterietta, San Michele e Borgo Cittadella che in caso di piena quel terrapieno viene spazzato via. Faccio un esempio: a Massa Carrara lo scorso anno un argine fu spazzato via dalle furie delle acque perché i lavori erano stati eseguiti con superficialità, quindi non capisco il perché non è stato chiuso il tutto con il muraglione come da progetto iniziale, dobbiamo essere sacrificati per salvare la città?”
I sottoscritti consiglieri, allo stato della denuncia ricevuta,
INTERPELLANO LA SINDACO
– per conoscere se l’Amministrazione Comunale è a conoscenza di questo ulteriore elemento di debolezza del sistema arginale come sopra descritto;
– quali iniziative intenda assumere per porvi rimedio
Piercarlo Fabbio
Presidente gruppo PDL
Emanuele Locci
Maurizio Sciudone