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Una ditta di Acqui vuole realizzare una centralina elettrica a Castelnuovo Scrivia


È stata inviata via PEC la corposa documentazione che presenta il progetto per l’ennesima centralina idroelettrica sulla Scrivia: stavolta, in territorio castelnovese. Appena oltre il confine di Tortona, dopo il viadotto dell’autostrada A7 a valle della confluenza dello scolmatore del Grue.

Il proponente, C.T.E. SpA di Acqui Terme, vorrebbe sfruttare il ‘salto’ che la prismata a valle del rilevato autostradale fa fare all’acqua per produrre energia.

Il progetto prevede la realizzazione di una centrale di potenza nominale di 359 kW e potenza all’asse turbina di circa 1000 kW, atta a valorizzare le portate derivate dal torrente Scrivia attraverso l’utilizzazione di un’esistente traversa fluviale in massi ciclopici cementati, funzionale a garantire la stabilizzazione e la protezione dalle dinamiche erosive torrentizie di fondo alveo a valle del viadotto autostradale.

L’intervento in progetto è riferito ad una centrale in corpo traversa: l’impianto sarà, infatti, costruito e incorporato nella struttura della traversa esistente, in destra orografica, non determinando incremento della quota di sfioro e quindi ostruzione alla sezione idraulica di deflusso idrico e riducendo al minimo gli impatti di natura paesaggistica. L’accesso al locale centrale sarà garantito dalla costruzione di un tunnel tecnico completamente interrato accessibile dalla cabina elettrica posta in elevazione ad alcune decine di metri dal locale centrale, in posizione esterna alla fascia di rispetto della piena duecentenaria. In destra all’impianto idroelettrico, in posizione adiacente alla sponda, sarà realizzato il passaggio tecnico di risalita dell’ittiofauna del tipo a fessure verticali, opportunamente dimensionato e tarato per consentire il deflusso di 400 l/s e finalizzato a permettere alle specie ittiche il superamento del salto idraulico esistente, intervento fondamentale per il ripristino della continuità fluviale del torrente Scrivia nel tratto in oggetto, attualmente compromessa dallo sbarramento esistente.

In aggiunta alla realizzazione della centrale idroelettrica e delle opere descritte, si prevede una serie di interventi integrati che consentiranno la stabilizzazione del fondo alveo a monte e a valle della traversa, migliorando le condizioni di erosione alle pile del ponte e a valle dello sbarramento. L’impatto ambientale

Nel progetto si legge che è ridotto al minimo, perché sfrutta (questo è vero) la briglia esistente e la riva già cementificata in sponda destra.

La Provincia di Alessandria, settore Ambiente, ha convocato per la fine del mese di novembre la Conferenza dei Servizi. Si tratta di una prima riunione plenaria in cui viene presentato il progetto ed ogni soggetto partecipa in forza dell’invito: Asl, Arpa, Regione Piemonte, Provincia e Comune si esprimeranno. Per il nostro Comune l’esame per la formazione di un primo parere è in corso. Nelle prossime settimane sarà formalizzato e diventerà oggetto di discussione nella sede provinciale.

7 novembre 2015

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