Successivamente la delegazione ha incontrato i sindaci dell’alessandrino per verificare le criticità rilevate dai primi cittadini.
Nel suo intervento il sindaco di Alessandria, Maria Rita Rossa ha sottolineato la necessità di ribadire il tema della’utilità dell’opera e che i Comuni andrebbero costantemente coadiuvati da chi ha seguito la sua realizzazione fin dall’inizio.
“Chiedo poi con forza – ha continuato il primo cittadino – che ARPA chiarisca una volta per tutte i termini della questione dello smarino. Ancora oggi leggo sui giornali che ‘le pratiche previste non fornirebbero le necessarie garanzie”.
“Personalmente – ha continuato Rita Rossa – ho adottato gli atti necessari per mettere a disposizione le cave del mio territorio a fronte di precise garanzie. Non sono disposta a contrabbandare la salute dei miei concittadini per cui se queste garanzie vengono meno sono pronta ad adottare un atto di sospensiva della disponibilità del mio Comune a ricevere lo smarino finché ARPA non avrà sciolto ogni possibile dubbio. In questa provincia il tema dell’amianto è, come risaputo, un nervo scoperto. A fronte del silenzio assordante del mondo economico e in mancanza di strumenti che restituiscano fiducia ai cittadini, che dicano ai cittadini se possono avere fiducia o non sia nelle istituzioni politiche che in quelle tecniche, non è possibile governare. Se ARPA sostiene che ci sono dubbi, personalmente adotterò al più presto gli atti conseguenti”.
9 novembre 2015