Un Piano di contenimento per contrastare le nutrie. Questo il tema dell’incontro che si è svolto, nelle sale del Comune di Casale Monferrato alla presenza del vice sindaco, con delega alle Attività Produttive, Angelo Di Cosmo, dell’assessore all’Ambiente Cristina Fava, dei responsabili dei Settori Ambiente e Agricoltura del Comune, dei responsabili dei servizi di Vigilanza Faunistica e di Gestione Fauna Selvatica della Provincia di Alessandria e dei rappresentanti delle organizzazioni agricole (Cia, Coldiretti e ConfAgricoltura).
Dopo l’approvazione, tra il 2014 e il 2015, della legge nazionale e della deliberazione regionale, le nutrie, al pari di talpe, ratti e topi, sono state escluse dalla fauna selvatica e, di conseguenza, ora possono essere abbattute seguendo un Piano di contenimento redatto da ogni singolo Comune.
«Le problematicità emerse negli ultimi decenni da un aumento esponenziale di nutrie nelle nostre campagne – hanno spiegato il vice sindaco Di Cosmo e l’assessore Fava – hanno portato il legislatore a intervenire: attraverso dei Piani di contenimento, infatti, ora si potrà riportare un giusto equilibrio tra la loro presenza e l’ambiente idrografico e agricolo nel nostro territorio. È comunque giusto ricordare che la nutria non è un animale autoctono, cioè originario della nostra zona, e che anche l’International Union for Conservation of Nature l’ha inserita tra le cento specie esotiche a maggiore minaccia per la biodiversità a scala globale».
I Piani di controllo dovranno essere redatti con finalità ben precise: diminuire l’impatto sulle arginature e le opere di contenimento e canalizzazione idrica (le nutrie, infatti, scavano profonde e larghe tane a ridosso di rogge e fiumi, quindi all’interno di argini e sponde), diminuire i danni all’agricoltura (sono mammiferi erbivori) e ridurre l’impatto sulle fitocenosi e sugli uccelli nidificanti (cioè impedire che le nutrie distruggano quella vegetazione indispensabile per la nidificazione degli uccelli migratori e non).
«Dopo questo primo importante incontro, che ha visto la piena adesione delle organizzazioni agricole – hanno sottolineato Angelo Di Cosmo e Cristina Fava –, i prossimi passi saranno quelli di confermare il supporto tecnico da parte della Provincia di Alessandria e coinvolgere l’Asl e il Servizio Veterinario. Così facendo, potremo poi predisporre una bozza di Piano di contenimento delle nutrie da poter condividere con l’intero territorio, affinché, tutti insieme, si possano adottare quegli strumenti concreti per avere risultati efficienti e duraturi».
15 novembre 2015