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L’Imam di Tortona condanna la strage di Parigi: “Nessuna religione può condividerla”


L’imam di Tortona Jakhlal Hicham

Si Chiama Jakhlal Hicham, ha circa 40 anni, arriva da Perugia e vive a Tortona da circa un anno e mezzo dove ricopre il ruolo di Imam della comunità musulmana tortonese. Non lavora, perché dice di non averne trovato a Tortona, ma é mantenuto dalla congregazione musulmana.

Siamo andati a trovarlo all’interno della “moschea” in via Giolitti proprio all’interno dei locali che il Comune di Tortona ha concesso ai musulmani.

Abbiamo assistito alla loro breve preghiera ad Allah (ne fanno cinque al giorno) e poi al termine ci siamo fermati ad intervistare l’imam, il capo della congregazione religiosa musulmana di Tortona.

Una chiacchierata che abbiamo deciso di spezzare in due parti, la seconda ve la proporremo nei prossimi giorni.

Qui ci limitiamo a riportare il commento di Jakhlal sui sanguinosi fatti di Parigi sui gravi attentati commessi dall’Isis venerdì sera.

“Ho appreso della strage sabato mattina – dice – leggendo le notizie sul telefono cellulare e ci dispiace moltissimo come tutti i fatti di questo genere. A nessuna religione può piacere questa strage. Nelle mani dei musulmani c’é la preghiera, noi guardiamo la parte buona delle persone, la famiglia, i figli.”

Abbiamo chiesto all’Imam cosa pensa dell’Isis: “Isis? – risponde – cosa significa? Anche mia figlia stamattina mi ha chiesto cosa vuol dire. E’ uno stato invisibile che cerca di terrorizzare il mondo e non ha il diritto di prendere il nome di Stato musulmano. Soprattutto non ha il diritto di far soffrire le persone. La religione musulmana insegna ad ammazza gli animali in odo perfetto senza farli soffrire. L’Isis sta terrorizzando i mondo.”

Abbiamo sollevato l’eccezione che il Corano il molti versetti incita alla guerra santa, in particolare il versetto 34 scrive che “chiunque combatta Allah o rinunci all’Islam per abbracciare un’altra religione deve essere messo a morte” ma Jakhlal sembra avere l idee chiare sulla questione: “Maometto – conclude l’Imam di Tortona – viveva insieme ad ebrei e cristiani, e ha riportato la parola del Signore (usa proprio questo termine , né Allah né Dio – ndr) che é amore. il signore non costringe nessuno ad essere musulmano. Ognuno é libero di scegliersi la religione che vuole.”

15 novembre 2015

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