Egregia redazione,
Se dal lato della Sanità la Regione Piemonte sta dimostrando che la velocità di realizzazione delle riforme dipende solo dalla volontà di portarle a termine nel più breve tempo possibile, sotto l’aspetto dei rimborsi delle spese per i libri scolastici, che rientrano nella voce del diritto allo studio, pare che la Regione Piemonte stia leggermente annaspando nei ritardi, se solo a fine settembre 2014 è stata approvata la graduatoria delle domande ammesse e finanziate per l’anno scolastico 2012/2013, ed al 30 giugno 2015 quella per le spettanze di pertinenza dell’anno scolastico 2013/2014.
Ma, attenzione: queste sono unicamente le determine dirigenziali della Regione, i pagamenti avvengono successivamente, in base alla liquidità della Regione, e da quanto mi viene riferito dai diretti interessati (che sono ricompresi in queste graduatorie) non sono ancora stati erogati. Tradotto: soldi non se ne sono visti, pur rientrando nelle graduatorie per l’assegnazione.
Facendo due conti, le famiglie stanno ancora aspettando i rimborsi dei libri acquistati a settembre 2012, e da allora il macabro rito dell’acquisto dei libri di testo si è ripetuto per ulteriori tre volte (anno scolastico 2013/2014, 2014/2015 e quello in corso, 2015/2016). In sostanza, acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, sono stati acquistati oltre ai libri di testo ed il materiale scolastico non soggetto a rimborsi, come i dizionari ad esempio, sono stati pagati alle scuole i “contributi di laboratorio” o come vengono diversamente chiamati i fondi chiesti ai genitori per realizzare progetti nelle scuole a sopperire i continui tagli da parte dello Stato, senza tenere conto che, purtroppo, in tempo di crisi le condizioni economiche possono cambiare all’improvviso per licenziamenti e cassa integrazione e le famiglie non hanno alcun sostegno.
Tanto meno dalla Regione….
Lettera Firmata
11 novembre 2015
Fonte: http://www.regione.piemonte.it/istruz/dirstu/sostenibile.htm